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Maddie McCann, il principale sospettato è stato assolto da accuse di stupro e abusi. Ecco come può cambiare il caso della piccola scomparsa in Portogallo

08 Ottobre 2024 - 11:13 Ugo Milano
Maddie McCann
Maddie McCann
Christian Brückner è da anni considerato l'autore del rapimento della piccola di 3 anni in Portogallo nel 2007. Le accuse per cui è stato dichiarato non colpevole risalgono a episodi collocati tra il 2000 e il 2017

Il tribunale tedesco di Braunschweig ha assolto Christian Brückner, 47 anni, da anni sospettato di essere il carnefice della piccola Madeleine McCann, da tre accuse di stupro aggravato e due di abuso sessuale su minori. Gli episodi di cui era stato accusato sono collocati in un periodo che va dal 2000 al 2017, tutti in Portogallo. La decisione della giudice, Uta Engemann, potrebbe essere fondamentale per il proseguimento delle indagini sul caso McCann: la bambina di 3 anni scomparve nel 2007 da un resort di Praia da Luz (Portogallo). Era rimasta con i due fratelli più piccoli nella camera del residence: dal 3 maggio di allora si sono perse le sue tracce. L’uomo intanto rimarrà in carcere fino a settembre 2025 per una precedente condanna per stupro: nel 2005 aveva violentato una turista statunitense di 72 anni nella stessa località balneare portoghese dove McCann scomparve.

Le accuse contro di lui

Come riferisce il Guardian, il 47enne tedesco era stato accusato di aver violentato un’amministratrice irlandese, Hazel Behan, nel suo appartamento di Praia da Rocha nel 2004. Brückner ha dovuto anche affrontare le accuse che gli erano state mosse per un presunto stupro di un’adolescente sempre a Praia da Rocha e quelle per uno stupro di una donna anziana nel suo appartamento per le vacanze. Contro di lui anche due denunce per essersi denudato davanti a minori: su una spiaggia di fronte a una bambina tedesca di 10 anni e in un parco giochi con una bambina portoghese di 11 anni. Da tutte le ipotesi di reato è stato dichiarato non colpevole.

I sospetti su Brückner nel caso McCann

Su Brückner si era parlato nelle scorse settimane per l’ipotetica svolta nel caso dopo la confessione di un suo ex compagno di cella, Laurentiu Codin. Quest’ultimo aveva rivelato al tribunale tedesco di un colloquio scambiato nel 2020 con Brückner nel quale egli avrebbe riferito di un rapimento di una bambina in Portogallo. Si era parlato di svolta, ma contro il 47enne tedesco non è stata formulata alcuna accusa ed egli nega ogni coinvolgimento. Il procuratore capo di Braunschweig, Hans Christian Wolters, ha dichiarato che gli investigatori credono alla versione fornita da Codin: avrebbero delle «prove concrete» della colpevolezza di Brückner, ma non hanno ancora chiarito quali siano.

A giugno 2020 sulla stampa il nome di Brückner è stato incrociato per la prima volta con il caso di Maddie McCann. Il legame arrivava da un comunicato della polizia tedesca che forniva delle coincidenze tra il passato del 47enne tedesco e la storia della bambina inglese scomparsa: tra il 1995 e il 2007 l’uomo viveva in Portogallo svaligiando case. Di lui si sapeva che era un pluripregiudicato per reati sessuali, già in carcere e arrestato a Milano nel 2018. La polizia a maggio 2023 aveva effettuato delle ricerche e dei rilievi nella diga di Arade, a 50 km da dove la bambina è scomparsa. Le autorità avevano trovato del materiale da analizzare, ma nulla di rilevante era poi emerso. Fino al 25 settembre, quando Codin aveva fatto il suo nome: «Mi disse che anni prima viveva in Portogallo e che rubava in una regione dove c’erano tanti ricchi. Un giorno, mi riferì che si intrufolò in un appartamento per soldi, ma non c’era niente, a parte una bambina. Allora prese la piccola e scappò», aveva riferito ai giudici tedeschi.

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