Elon Musk darà 47 dollari a chi si iscrive per votare e sostiene una petizione sulla libertà di parola e il possesso di armi. Un assist a Trump?
Elon Musk ha annunciato che ricompenserà con 47 dollari chi si iscriverà nelle liste elettorali per votare alle prossime presidenziali statunitensi e sosterrà una petizione su libertà di parola e diritto di armarsi. Come scrive Viviana Mazza sul Corriere, è un assist dell’imprenditore per supportare il candidato ed ex presidente Donald Trump. La proposta è limitata ai 7 Stati in bilico (cosiddetti Swing state) dove i sondaggi sul possibile esito del confronto elettorale tra il tycoon e l’attuale vicepresidente Kamala Harris sono ancora incerti. Ma la proposta di Musk è legale?
L’iniziativa
L’iniziativa è stata lanciata dal fondatore di Tesla attraverso America Pac, organizzazione da lui controllata e che supporta la candidatura di Donald Trump. La proposta vale per gli stati tradizionalmente in bilico nelle elezioni statunitensi: Michigan, Pennsylvania, North Carolina, Georgia, Arizona, Nevada, Wisconsin. Negli Usa solo chi risulta presente in tali elenchi può votare. Ma se in Italia è illegale comprare il voto di qualcuno, altrettanto negli Stati Uniti è proibito pagare chi si iscrive nelle liste.
I dubbi sulla legalità
I media americani si stanno interrogando sulla legalità dell’iniziativa di Musk. Infatti, l’imprenditore non offre direttamente i soldi a chi si registra nelle liste (il 21 ottobre è l’ultimo giorno utile), ma promette di ricompensare chiunque firmi una petizione a sostegno della libertà di parola e della libertà di armarsi (I e II emendamento della Costituzione Usa). Temi molto sentiti da Donald Trump e più volte citati durante i suoi comizi. Non c’è quindi un vero e proprio scambio: può firmare la petizione chi è già presente nelle liste e, ovviamente, lo possono fare anche sostenitori dei democratici. Ma il pubblico a cui punta Musk è quello di indirizzo opposto e l’obiettivo è di arrivare a 1 milione di sottoscrizioni. Non ultimo, un particolare: chi firmerà la petizione dovrà fornire i propri dati personali.