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Tra lasagne in tubetto e spaghetti al pomodoro dolci: in Galleria a Milano apre il nuovo ristorante di Valerio Braschi

08 Ottobre 2024 - 17:31 Alba Romano
«Galleria 1887 di Valerio Braschi» sarà il primo locale milanese per il vincitore di MasterChef 2017. Non solo cucina tradizionale, ma anche il menù degustazione «pazzo» di Braschi

Accanto al ristorante di Carlo Cracco, nel bel mezzo di Galleria Vittorio Emanuele a Milano, sorgerà Galleria 1887 di Valerio Braschi. Lo chef, vincitore nel 2017 della sesta edizione di Masterchef e già celebre per il suo ristorante Vibe, ha svelato sui social che aprirà il suo primo locale milanese. «Mi vengono i brividi solamente a dirvelo», ha detto in un video-annuncio su Instagram. «Sono stato molto contento del mio ultimo anno a Milano perché sono riuscito a conoscere i gusti dei milanesi. Sono pronto e carico per questa super avventura». La data dell’inaugurazione ancora non è nota, per ora ci si deve accontentare di un “prossimamente”.

Il menù tra cotolette e carbonara liquida

«Mi guardo attorno e vedo un sacco di marchi: Armani, Gucci, Fendi». E insieme a loro, continua Braschi, «anche Cracco, i Fratelli Capitaneo: tutti nomi che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo. E presto, ragazzi, ci sarò anche io. Presto vedrete il mio nome e il mio cognome lì». La location è una delle più prestigiose e suggestive d’Italia: a due passi dal Duomo, nel centro pulsante della vita milanese. Anche per questo lo chef 27enne spiega che non rinuncerà alle sue creazioni culinarie, che spesso e volentieri hanno scatenato critiche e discussioni per la loro particolarità. «All’interno potrete trovare il mio menù degustazione: estremo, pazzo, clamoroso». Aggettivi che ben si addicono ad alcune fantasie “braschiane”: la lasagna in tubetto, la carbonara liquida, il dolce a base di spaghetti al pomodoro. E – perché no – il pene di toro, novità del 2022 che lo chef ha raccontato di cuocere «per 18 ore a 75° in ultrasuoni per ottenerne una lastra gelatinosa. Lo abbiniamo poi con una salsa calda e profonda di anguilla affumicata e in contrapposizione una crema di menta e aceto che ricorda molto la Scapece». Non solo particolarità. Braschi promette anche «un’ottima proposta italiana: dai piatti della tradizione fino a quelli più elaborati». E per i suoi fan milanesi ha una promessa particolare: «La cotoletta alla milanese più pazza e fantasmagorica d’Italia».

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