La madre condannata a 10 anni per maltrattamenti: «I suoi figli ridotti ad animaletti»
«Erano ridotti come i bambini nei campi di sterminio». Questo è il ricordo dell’ispettore Fabio Reali in tribunale, dove si sta processando Jessica A., 26 anni. La donna è stata condannata a dieci anni di carcere per l’accusa di maltrattamenti. Mentre Nikola, 5 anni, ha perso la vista perché sua madre non si è curata di nutrirlo e di pulirlo. E Boiko, 7 anni, sarà per sempre paralizzato a un braccio per lo stesso motivo. La sentenza è arrivata dopo un processo in cui sono stati sentiti gli agenti di polizia che sono intervenuti nel caso. E che hanno confermato le accuse: «Non scorderò mai in che condizioni ho trovato Boiko e Nikola», ha detto la poliziotta della squadra mobile Erika Indelicato.
«Uno stato di salute disperato»
Il medico legale Luigi Cipolloni ha invece detto di non aver mai visto «due bambini in uno stato di salute così disperato». I ragazzini sono stati ritrovati in un casale di via Chiana ad Aprilia. Jessika stava tentando di fuggire in Francia con il suo compagno. Che è ancora ricercato. I due bambini sono stati trovati in silenzio perché non sapevano ancora parlare all’epoca, scrive l’edizione romana del Corriere della Sera. E avevano anche alcune bruciature di sigarette sul corpo, oltre ai segni di morsi di topo. «Erano ridotti come animaletti», ha detto il pubblico ministero Antonio Verdi durante la requisitoria. Ora si trovano in una casa famiglia.
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