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Secondo stop per la maggioranza in meno di 24 ore: salta la riunione in Vigilanza, ancora stallo sulla presidenza del Cda Rai ad Agnes

09 Ottobre 2024 - 12:24 Felice Florio
Nella plenaria di oggi, i membri della commissione bicamerale avrebbero dovuto stabilire la data in cui votare il vertice del Consiglio di amministrazione

Palazzo San Mancuto, ore 8 di mattina. Al secondo piano, i parlamentari dell’opposizione sono pronti a iniziare la riunione convocata per decidere la data in cui votare per la presidenza del Cda Rai. Più precisamente, bisogna calendarizzare un incontro per ratificare l’investitura di Simona Agnes, fatta dal Consiglio di amministrazione con parere favorevole della maggioranza. Tuttavia, i componenti di centrodestra della commissione di Vigilanza Rai non si presentano all’appuntamento: manca il numero legale per iniziare l’assise, che salta. È il secondo stop per la maggioranza in meno di 24 ore, dopo che ieri, 8 ottobre, il centrosinistra compatto non ha ritirato le schede per eleggere il giudice della Consulta in Parlamento. Questione di maggioranza qualificata, dove il centrodestra si sta arenando: se per la nomina alla Corte costituzionale servono i tre quinti delle Camere riunite, per la ratifica della presidenza Rai c’è bisogno dei voti favorevoli dei due terzi della commissione.

I calcoli e la calendarizzazione forzata

Dopo la partecipazione di Movimento 5 stelle e Alleanza verdi sinistra all’elezione dei quattro membri del Cda Rai di nomina parlamentare, le forze al governo hanno sperato di trovare sponde anche per la presidenza, lasciando fuori dalla partita Partito democratico e centristi. Servono 28 voti per l’elezione di Agnes e la maggioranza, in commissione, può contare solo su 26 membri. Stefano Patuanelli è stato il primo ad annunciare che i grillini non si sarebbero prestati alla ratifica del nome di Agnes. Evidentemente, i contatti dell’ultima settimana non hanno fruttato un accordo e il centrodestra ha optato per il forfait. La presidente della Vigilanza Rai Barbara Floridia ha fatto sapere che procederà comunque, anche senza intesa, a calendarizzare entro venerdì 11 ottobre il voto su Agnes: il regolamento, dopo la nomina da parte del Cda, concede al massimo 10 giorni alla commissione per esprimersi sulla ratifica.

Le trattative

Fino ad allora, indiscrezioni parlamentari dicono che la maggioranza proverà a lusingare il Movimento 5 stelle: è il partito, secondo le fonti di Open, sul quale il centrodestra vorrebbe far leva proponendo, in cambio, la direzione del Tg3. Persone vicine ai membri 5 stelle in Vigilanza, però, escludono che possano mai votare per Agnes. Comunque, il capogruppo del Nazareno in Vigilanza, Stefano Graziano, constatata l’assenza del centrodestra alla riunione mattutina, ha dichiarato: «La maggioranza non è venuta in Vigilanza Rai facendo cadere il numero legale. È un fatto molto grave, non è mai successo in precedenza di non procedere ad un atto dovuto. C’è la volontà di bloccare la Vigilanza Rai. Noi lo avevamo detto, siamo stati facili profeti, che bisogna prima procedere alla riforma della legge e poi alla nomina del Cda».

L’attacco di Italia Viva a Meloni

La vicepresidente della commissione, la renziana Maria Elena Boschi, ha fatto un parallelismo con il voto di ieri a Montecitorio e attacca direttamente Giorgia Meloni: «La maggioranza ha contestato alle opposizioni la scelta di non entrare in Aula, ieri, a fronte di un blitz, fallito, per eleggere in solitaria i giudici della Corte costituzionale. Oggi diserta la Vigilanza Rai in blocco e fa mancare il numero legale per poter anche solo calendarizzare l’espressione del parere sul nuovo presidente Rai. L’opposizione che sceglie di non partecipare al voto compie un gesto politico, la maggioranza che non partecipa al voto blocca le istituzioni e dimostra tutta la sua incapacità. Speriamo che almeno smettano di fare la morale alle opposizioni. In due giorni Meloni fallisce sull’elezione del giudice della Corte Costituzionale e sulla presidenza Rai. E meno male che era quella brava».

M5s: «L’Aventino è legittimo per l’opposizione, quello della maggioranza è un sabotaggio»

Infine Dario Carotenuto, capogruppo contiano in Vigilanza Rai, ha criticato il centrodestra per «la grave mancanza di rispetto verso le istituzioni». Ha affermato: «Erano stati loro a chiedere di riunirsi stamattina per votare il calendario dei lavori. Questo è un atteggiamento deprecabile che non può nascondersi dietro nessun alibi, tanto meno quello dell’Aventino promesso dalle opposizioni al solo scopo di impedire l’elezione di un presidente della Rai di parte. Non si può confondere una legittima azione politica dell’opposizione, che assolve al proprio ruolo decidendo di non prendere parte a una votazione per ottenere un risultato politico, con l’azione di sabotaggio della maggioranza che, facendo mancare il numero legale, impedisce alla Commissione di procedere con i lavori programmati. Il rispetto delle istituzioni e delle leggi non può essere subalterno a interessi di parte. I colleghi di maggioranza possono comunque stare tranquilli che, lo vogliano o no, al voto sul presidente non si può sfuggire e quindi si terrà entro venerdì, nel pieno rispetto della legge».

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