In Evidenza Governo MeloniLibanoPremio Nobel
POLITICAAutoAzioneCarlo CalendaLavoro e impresaStellantisVideo

Stellantis, l’attacco di Calenda a Tavares: «Ci avete mentito su tutto nel 2024» – Il video

11 Ottobre 2024 - 18:05 Ugo Milano
La replica del leader di Azione durante l'audizione dell'ad di Stellantis di fronte alle commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato

Per il leader di Azione Carlo Calenda, l’ad di Stellantis Carlo Tavares, chiamato a comparire in audizione di fronte alle commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato, avrebbe mentito per buona parte del 2024. «Noi non siamo qui per discutere del mercato dell’automotive, noi siamo qui per discutere su ciò che avete detto e non state facendo», afferma Calenda. «Lei ha testualmente detto a gennaio del 2024, che non è gennaio del 1994, cioè c’era già la transizione, “vogliamo raggiungere il traguardo di un milione di veicoli e ci sono 40.000 dipendenti che lavorano in Italia”. Io vorrei chiederle com’è successo che i dipendenti sono diminuiti di 11.500 unità e altri 3.800 escono quest’anno e vorrei anche chiederle – continua il leader di Azione – com’è che succede che il 31% di decrescita quest’anno porterà autovetture e veicoli commerciali porta a oggi, in nove mesi, a 400.000 unità che è il minimo storico».

Calenda risponde all’audizione di Tavares

E poi ancora: «Io ricordo il 31 maggio 24, John Elkann, di rivendicare il pieno rispetto delle identità nazionali dopo aver annunciato la 500 in Algeria, la Panda in Serbia, la Topolino prodotta in Marocco e l’Alfa Romeo Junior realizzata in Polonia. Vorrei capire solo come le due cose stanno insieme e se ce lo può spiegare». La lunga lista di Calenda comprende anche «Il 10 aprile del 2024», quando «lei (Tavares, ndr) ha detto che Mirafiori è unica per Sellantis perché diventa un grande centro integrato di tantissime cose, però Mirafiori nel 2024 ha avuto un calo dell’83%, la produzione della 500 elettrica è sospesa fino al 4 novembre, la Maserati sta scomparendo. Lei poi parla della concorrenza della Cina, ma lei è contro i dazi cinesi, anzi ci spiega convintamente che c’è in atto un processo darwiniano perché i cinesi hanno un vantaggio competitivo del 30%. L’unica cosa è che le conseguenze darwiniane in questo momento le vedo solamente sugli operai, perché lei ha distribuito 13 miliardi e mezzo di dividendi, di cui 4,7 al maggio di quest’anno, quando la crisi era già evidente». Per Calenda, inoltre, Stellantis «è contro una revisione della normativa sulla CO2» e pure «contro il ripensamento del ban sul motore elettrico». Il problema, per il leader di Azione, «è che le parole dicono una cosa, i fatti dicono un’altra. I fatti dicono che l’Italia non è un Paese fondatore, come dice John Elkann, che i nuovi modelli e i marchi italiani vengono prodotti all’estero, che l’obiettivo di un milione di veicoli è ridicolo e che nessuno ha la più vaga idea di cosa voglia fare lei. Siamo contrari a dare un singolo euro finché non c’è un piano industriale per iscritto e con chiarezza. Le cose dette da lei e da Elkann si sono dimostrate tutte false», conclude. 

Articoli di POLITICA più letti
leggi anche