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Delitto di Avetrana, Valentina Misseri accusa il padre Michele: «Ha ucciso Sarah» – Il video

11 Ottobre 2024 - 23:40 Ugo Milano
L'intervista esclusiva a "Farwest" di Salvo Sottile. Sua sorella Sabrina e la madre Cosima Serrano stanno scontando l'ergastolo per l'omicidio della 15enne

«Mio padre ha ucciso Sarah (Scazzi, ndr)». A dirlo in un’intervista a Farwest su Rai 3 è Valentina Misseri, cugina della 15enne uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010 e l’unico componente della famiglia a non essere coinvolta nel delitto. Sabrina Misseri – sorella di Valentina – e la madre Cosima Serrano stanno invece scontando l’ergastolo. Michele Misseri a febbraio è tornato in libertà dopo aver scontato la pena per soppressione di cadavere, nonostante continui a dichiararsi colpevole. Secondo Valentina «lui ci ha provato con Sarah – aggiunge – Giustamente lei si è rifiutata. E forse lì mio padre ha temuto che Sarah l’avrebbe raccontata a noi anche per salvarsi o per scappare. Quindi secondo me lui è lì che poi l’ha voluta zittire, l’ha voluta zittire per sempre», afferma.

Cosa ha detto

Sulla possibilità che vi siano state delle forzature a riscontrare la colpevolezza sua sorella e sua madre l’intervistata afferma che secondo lei «sì», e precisa: «Un po’ sono proprio le carte che me lo dicono, perché comunque la prima versione ha un senso logico, cioè lineare. Si capisce cioè una storia, per quanto brutta, banale, anche una banalità che non è stata accettata. Tutto il resto per me è la sceneggiatura di un film», sottolinea. Dall’altra parte, per Valentina Misseri, «c’era proprio l’intenzione dall’inizio di prendere mia sorella. Buona parte dell’opinione pubblica pensa che io faccia parte, comunque no, di una famiglia di assassini e comunque sono amareggiati che io stia fuori e non in carcere insieme a mia madre e mia sorella. Nonostante io sia arrivata ad Avetrana quasi due settimane dopo – continua -. Ci sono stati momenti in cui ho pensato mesi dopo ho detto adesso verranno a prendere pure me perché così si accontenta di più la l’opinione pubblica». Sull’assenza di sua madre, Misseri confida invece che la pensa «tutti i giorni, cioè appena mi sveglio e quando vado a dormire. E non posso chiamarla, non posso confidarmi con lei, mi manca proprio un pilastro, è come se fossi orfana, come se non avessi più nessuno», conclude.

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