Elezioni Liguria 2024, la guida completa: chi sono i candidati e cosa dicono i sondaggi
Ultimo rush elettorale, in Italia, per il 2024. Nei mesi di ottobre e novembre, si rinnovano i Consigli regionali e i presidenti di Liguria, Emilia-Romagna e Umbria. I primi ad andare al voto saranno i cittadini che vivono nell’arco di terra tra Ventimiglia e Luni. Urne aperte per due giornate: il 27 ottobre, dalle ore 7 alle 23, e il 28 ottobre, dalle ore 7 alle 15. Si tratta di elezioni anticipate rispetto alla fine naturale della legislatura, che sarebbe dovuta avvenire nel 2025.
Perché si vota con un anno di anticipo in Liguria?
Il governatore Giovanni Toti si è dimesso il 26 luglio 2024 per il coinvolgimento nell’inchiesta della procura di Genova – che ha coinvolto dirigenti regionali e imprenditori -, su episodi di corruzione. Anche la giunta è decaduta, lasciando ad Alessandro Piana il ruolo di presidente facente funzioni. Toti, nel frattempo, è uscito dai domiciliari e ha patteggiato per le accuse di corruzione, corruzione impropria e finanziamento illecito ai partiti. Dopo 86 giorni di arresto, ha confermato che né lui né la sua lista Cambiamo avrebbero corso nella tornata autunnale. «Si può fare politica anche svolgendo il proprio lavoro, come quello di giornalista. Faccio politica da sempre, al mio futuro non ho ancora pensato, sono tornato libero da un giorno».
Chi sono i candidati alle elezioni regionali liguri del 2024?
Le coalizioni di centrodestra e centrosinistra
I cittadini liguri aventi di diritto di voto sono 1.348.601. Quasi la metà di essi – 653.064 – è concentrata nella Città metropolitana di Genova. Il sindaco del capoluogo, dopo un rifiuto iniziale, ha accettato la candidatura a presidente: è Marco Bucci a guidare la coalizione di centrodestra. In caso di vittoria, dovrà dimettersi dalla carica di primo cittadino con tre anni di anticipo. A sostenerlo ci saranno sette liste, di cui cinque partitiche e due civiche: Alternativa popolare, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Udc, Orgoglio Liguria e Vince Liguria. Bucci vede il suo principale rivale nel candidato del centrosinistra, l’ex ministro e deputato del Partito democratico Andrea Orlando. Lo supportano, oltre la lista del partito di provenienza, Alleanza verdi sinistra, Movimento 5 stelle e le civiche Andrea Orlando presidente, Liguri a testa alta e Patto civico riformista.
Gli altri candidati
Sono nove i candidati, in totale, a contendersi il ruolo di governatore della Liguria. Dopo Bucci e Orlando, ci sono – in ordine alfabetico – l’ex sindaca di Santo Stefano d’Aveto, Maria Antonietta Cella, candidata con il Partito popolare del Nord. Nella lista per il ruolo di consigliere regionale spicca il nome dell’ex ministro leghista Roberto Castelli. Poi c’è l’avvocato Davide Felice, candidato nella lista Forza del popolo. Marco Giuseppe Ferrando corre con il Partito comunista dei lavoratori. Altro nome noto alle cronache nazionali è quello di Nicola Morra: l’ex senatore grillino, già presidente della commissione Antimafia, è supportato dalla lista Uniti per la Costituzione. Ha ricevuto diverse critiche per la sua dichiarazione, in campagna elettorale, contro Bucci che ha un cancro metastatico: «Bucci come Santelli, è malato oncologico e potrebbe non finire il mandato». Ancora, il Partito comunista italiano, Rifondazione comunista e Potere al popolo si sono uniti nella lista per l’alternativa a supporto dell’agricoltore e ambientalista Nicola Rollando. A chiudere l’elenco, Alessandro Rosson candidato con il soggetto sovranista Indipendenza, fondato dall’ex An Gianni Alemanno, e l’ex assessore di Gioia Tauro Francesco Toscano, candidato dal movimento di Marco Rizzo Democrazia sovrana popolare.
Come si vota?
I cittadini liguri devono presentarsi al seggio di appartenenza muniti di tessera elettorale e di un documento valido. Riceveranno una scheda e, nella cabina, potranno esprimere fino a un massimo di due preferenze per i candidati consiglieri regionali appartenenti alla stessa lista. Nel caso l’elettore voglia esprimere entrambe le preferenze – potrebbe anche scrivere nessuno o solo un nome -, queste devono essere di genere diverso. Se sbaglia e indica due uomini o due donne, varrà solo il primo nome scritto. Inoltre, i cittadini potranno esercitare il voto disgiunto, supportando una lista e un candidato presidente che non è collegato a essa. Come? Tracciando una “x” sul nome del possibile governatore e sul simbolo di una lista che non lo appoggia. Se invece l’elettore barra solo il simbolo di una lista, il suo voto andrà anche al candidato presidente ad essa collegato. Il voto disgiunto, è bene ribadirlo, non può essere espresso per i candidati consiglieri: se si scrivono i loro nomi, la lista che riceverà la preferenza è quella in cui essi si sono presentati. Infine, si ricorda che è possibile votare solo per una lista e solo per un presidente.
Sondaggi e possibili scenari delle elezioni Liguria 2024
Le elezioni in Liguria si disputano sugli strascichi dell’inchiesta giudiziaria che ha portato ai domiciliari Toti e colpito amministratori e tessuto imprenditoriale del territorio. Negli ultimi nove anni, la giunta è stata retta dallo stesso Toti e dalla classe dirigente del centrodestra. Dal 2017, poi, la Regione ha lavorato in tandem con il sindaco di Genova – Bucci appunto -, indipendente ma della stessa area politica. In questa tornata, il centrosinistra è fiducioso di riuscire a riconquistare l’amministrazione regionale. La volata di Orlando, dopo il lungo corteggiamento della segreteria nazionale del Pd, ha subito tuttavia un contraccolpo quando Giuseppe Conte e i 5 stelle hanno posto il veto sulle candidature renziana nelle liste a supporto della coalizione. Italia Viva, così, si è dovuta sfilare dalla corsa per Orlando. Dei centristi a suo supporto è rimasto qualche esponente di Azione, che comunque ha presentato il suo simbolo nella più ampia lista del Patto civico riformista. I primi sondaggi svolti per la tornata da Tecnè per Primocanale vedevano Orlando in vantaggio su Bucci di circa 3 punti percentuali – 50% contro 47% -, mentre il terzo candidato risultava Morra, con il 3%. Altissima, tuttavia, la percentuale di «astensione e incerti», attestata al 46%.
Gli ultimi sondaggi condotti da Ipsos hanno assegnato il vantaggio di Bucci nella corsa alle elezioni regionali liguri, stimando un 49% delle intenzioni di voto a suo favore, contro il 46% di Orlando, suo principale avversario. Dati che, sebbene non sufficienti a decretare con certezza un vincitore, delineano comunque un margine di vantaggio. Un ulteriore distacco emerge considerando le preferenze espresse dall’elettorato: Bucci risulta favorito con il 39%, mentre Orlando si attesta al 17%, segnando una distanza significativa tra i due candidati.