Ministero della Cultura, Giuli revoca l’incarico di capo di gabinetto a Gilioli: «È venuto a mancare il rapporto fiduciario»
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha revocato l’incarico di capo di gabinetto al consigliere Francesco Gilioli. Lo ha annunciato una nota del ministero, in cui si precisa che è «venuto a mancare il rapporto fiduciario». Giuli è subentrato a Gennaro Sangiuliano il 6 settembre scorso, dopo che il suo predecessore è rimasto travolto dallo scandalo mediatico della sua ex collaboratrice Maria Rosaria Boccia. Fin dal suo primo intervento in parlamento, Giuli – che prima di essere nominato ministro era direttore del Maxxi di Roma – ha fatto capire che avrebbe cambiato alcune figure dello staff. Nei giorni scorsi, scrive il Corriere, il neoministro ha incontrato i funzionari del suo dicastero che, a torto o a ragione, più sono rimasti coinvolti nel caso Sangiuliano-Boccia. Si tratta di Emanuele Merlino, il capo della segreteria tecnica dell’ex ministro, Narda Frisoni, capo di segreteria sostituita nei giorni scorsi, e Gilioli, che è stato mandato via oggi, venerdì 11 ottobre. Secondo il quotidiano di via Solferino, non si tratta delle uniche novità introdotte da Giuli. Tra le altre c’è anche la decisione di istituire non una, ma due anticamere davanti al suo ufficio. Uno scrupolo che forse servirà proprio a evitare un nuovo caso Boccia.
In copertina: A sinistra il ministro Alessandro Giuli, a destra l’ex capo di gabinetto Francesco Gilioli (ANSA)