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Stellantis, Doug Ostermann nuovo Cfo in attesa del successore di Tavares

11 Ottobre 2024 - 09:57 Ugo Milano
Uno scossone per tentare di stare al passo con i tempi: Santo Ficili sarà ad di Maserati e Alfa, Antonio Filosa Coo del Nord America mentre Gregoire Oliver coprirà lo stesso ruolo in Cina.

Un rimpasto fatto di «cambi mirati». Questa è la rivoluzione – preannunciata e prevista – che da oggi fino a fine 2025 vedrà stravolti i vertici di Stellantis. Nella tarda serata di ieri, giovedì 10 ottobre, la società ha annunciato i primi cambi. Doug Ostermann sarà il nuovo chief financial officer e prenderà il posto di Natalie Knight, in uscita dalla multinazionale. Individuato anche il nuovo volto a capo di Maserati e Alfa Romeo: sarà Santo Ficili il nuovo amministratore delegato. Bisognerà attendere ancora qualche mese, però, per la nomina più importante, quella del successore del Ceo Carlos Tavares.

Una rivoluzione programmata

Niente di strano, nessuno scossone imprevisto. Anzi, è tutto parte di un «processo formale» – come lo ha definito la stessa Stellantis in una nota – guidato da «un comitato speciale del board presieduto da John Elkann». Un lavoro lungo («sarà completato entro il quarto trimestre del 2025») e che avrà il compito di rinnovare completamente il quadro dirigenziale dell’azienda. A partire dal «successore di Carlos Tavares, a conclusione del suo termine come chief executive officer agli inizi del 2026». L’obiettivo è centrare nuovamente il lavoro dei vertici sulle priorità aziendali, ma soprattutto avere nuova linfa per affrontare le sfide globali dell’industria automobilistica, che non sono poche né banali. Oltre a Ostermann, che diventerà il nuovo Cfo, e Ficili altre tre nomine sono state già ufficializzate. Antonio Filosa, l’attuale Ceo di Jeep, sarà il nuovo Coo del Nord America. Lo stesso ruolo lo ricoprirà in Cina Gregoire Oliver mentre Jean-Philippe Imparato sarà Coo enlarged Europe.

Cambiare per tornare “i più forti”

Stellantis, ribadisce John Elkann, rimane una società solida e unita. «Il cda è unanime nel sostegno a Tavares e ai decisi cambi annunciati oggi» ha commentato, definendo i primi cambi al vertice dei «passi per semplificare la nostra organizzazione». Come detto, si tratta di scelte mirate per «rafforzare la leadership e lavorare per riportare le prestazioni della società a livelli leader del settore». In effetti, il momento che sta vivendo il settore automobilistico non è di certo tra i migliori. Per dirla con lo stesso Tavares, è «un periodo darwiniano» dove vige la legge del più forte. O di chi, nella crisi, se la sa cavare meglio. «Il nostro dovere e la nostra responsabilità etica è quella di adattarci e prepararci per il futuro meglio e più velocemente dei nostri competitor», ha spiegato l’attuale Ceo. E per fare questo è fondamentale il ricambio al vertice: «Contribuirà ad affrontare le sfide future, rafforzando e accelerando la nostra trasformazione per diventare l’azienda tecnologica di mobilità preferita».

L’audizione

Oggi stesso, venerdì 11 ottobre, Tavares prenderà parte all’audizione delle commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato. Lì affronterà proprio il momento grigio per la produzione automobilistica in Italia. Ma anche il rinvio del progetto della gigafactory di Termoli, in Molise, che avrebbe dovuto usufruire anche di fondi del Pnrr.

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