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In crisi con il marito, ha il Covid: per vendetta cerca di contagiare il suocero sputando sulla maniglia della porta di casa

12 Ottobre 2024 - 14:08 Alba Romano
La donna, di Finale Emilia, rischia il processo per stalking. Tutte le vessazioni sono partite quando la coppia è entrata in crisi

Una donna di Finale Emilia rischia di finire a processo per stalking dopo pedinamenti e perfino tentativi di contagio andati avanti per anni, dopo la fine di un matrimonio durato 25. A parlare del caso è Daniele Montanari su La Gazzetta di Modena. I due si sono separati formalmente nel 2024 ma negli anni precedenti non sono mancati gesti persecutori e inseguimenti.

Lo sputo, con Covid, sulla maniglia di casa del suocero

I due, entrambi 52enni, entrano in crisi nel 2019. Secondo il marito per colpa di un tradimento di lei. Lui vuole rompere, la moglie no. E per non staccarsi mette in moto una serie di vessazioni rivolte verso l’ex coniuge e persone a lui vicine. Come il suocero, per esempio. Nel 2020 una telecamera di videosorveglianza mostra come la donna, in isolamento per Covid (ricordiamo al tempo eravamo in piena pandemia) esce dal portone della sua abitazione e va davanti a quello del suocero, che abita di fronte. Poi sputa, sulla maniglia, forse con l’intento di contagiare l’anziano. Questo è uno dei tanti gesti persecutori verso l’uomo, a corredo nella denuncia.

Il gps sull’auto dell’ex marito

Non sarebbe andata meglio al figlio dell’anziano, nonché ex marito della donna. All’uomo è stato installato un gps sull’auto in modo da riuscire a pedinarlo. E se lui era in compagnia di amici o amiche lei gli faceva scenate piuttosto agitate. Condotte queste ultime che alla denunciata sono valse un ammonimento del questore e poi l’apertura, in automatico, del fascicolo in procura con le accuse di stalking. Il pm ha poi presentato richiesta di archiviazione perché sulla donna pende anche un procedimento per maltrattamenti in famiglia, per cui i due faldoni possono esser uniti. L’avvocato del marito, Thomas Gianello, ieri mattina si è opposto all’archiviazione, presentando nuovi elementi d’accusa. Ora la palla, spiega la testata, spetta al giudice.

(foto copertina engin akyurt su Unsplash)

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