In Evidenza Cop29Donald TrumpGoverno Meloni
POLITICACentrodestraFdIGiorgia MeloniGoverno Meloni

«Ministri incapaci, governo danneggiato». Lo sfogo di Giorgia Meloni: «Porto tutti al voto»

giorgia meloni sfogo ministri incapaci
giorgia meloni sfogo ministri incapaci
La premier si sfoga: non sono attaccata alla poltrona, alle urne prendo il 30%. Gli infami da mollare e l'irritazione per i dossieraggi e le talpe in chat

Ministri «incapaci» che danneggiano il governo. Dossier veri o presunti e talpe in chat. E le liti con gli alleati. Giorgia Meloni è convinta che il suo esecutivo non possa durare ancora a lungo. E allora pensa a rovesciare il tavolo: «Io non sto attaccata alla poltrona. Porto tutti al voto in primavera, prendo il 30% e torno all’opposizione». Uno sfogo rivolto ai suoi dirigenti di partito e riportato oggi dal Fatto Quotidiano. Una minaccia non nuova. E che suona come un avviso ai naviganti dentro e fuori il governo. Anche perché la premier ha spesso usato la strategia della drammatizzazione per dare una scossa. Ma il suo sfogo oggi è anche sintomo di una stanchezza. Che riguarda anche la sua vita privata. Provocato anche da una sensazione di accerchiamento. O forse da una sindrome.

Gli infami da mollare

La reazione al leak della chat dei parlamentari sugli «infami» da «mollare» sembra infatti più da paranoia. E ha scatenato una caccia alla talpa che non ha escluso nessuno. La premier, il suo braccio destro Giovanbattista Fazzolari e i capigruppo di Camera e Senato si sono messi a studiare i colori dei messaggi e i partecipanti. Mentre i rapporti interni sono sempre più tesi. La premier ce l’ha con i colleghi uomini. Uno di questi è Francesco Lollobrigida, l’ex compagno della sorella Arianna. Con lei ha rapporti freddi: si parlano solo per questioni istituzionali. Alla sbarra c’è anche Guido Crosetto. Non è stato difeso dalla premier quando è uscita la storia delle sue assenze al consiglio dei ministri. E nel colloquio a Palazzo Chigi lei gli ha ricordato che deve tornare a occuparsi dell’attività di governo. E che non può non coordinarsi con Palazzo Chigi nelle questioni più difficili.

Il video selfie

Poi c’è Giancarlo Giorgetti. La premier non ha gradito l’intervista in cui il ministro dell’Economia annunciava più tasse per tutti. Così è dovuta intervenire con il video selfie in cui respingeva le ipotesi di nuove imposte sulla casa. Infine ci sono Matteo Salvini e Antonio Tajani. Che continuano a distinguersi dal governo. Soprattutto il secondo è visto con molto sospetto. Perché la premier pensa che dietro di lui possano esserci Marina e Pier Silvio Berlusconi.

Articoli di POLITICA più letti
leggi anche