Libano, Unifil denuncia: «Ferito un altro peacekeeper. Le sue condizioni sono stabili»
Un altro casco blu è stato ferito nel sud del Libano, il quinto in due giorni. A informare sulle sue condizioni è l’Unifil stessa, su X. «Ieri sera, un peacekeeper presso il quartier generale dell’Uifil a Naqura è stato colpito da colpi di arma da fuoco a causa di attività militari in corso nelle vicinanze… Non conosciamo ancora l’origine del colpo», si legge in una nota in cui si precisa inoltre che le condizioni del peacekeeper sono «stabili». Il militare ferito dovrebbe esser di nazionalità indonesiana.
Statement:
— UNIFIL (@UNIFIL_) October 12, 2024
Last night, a peacekeeper at UNIFIL’s headquarters in Naqoura was hit by gunfire due to ongoing military activity nearby. He underwent surgery at our Naqoura hospital to remove the bullet and is currently stable. We do not yet know the origin of the fire.
Il portavoce dei Caschi blu Andrea Tenenti: «Molti danni alle nostre postazioni»
Gli scontri fra Israele e Hezbollah nel sud del Libano hanno causato molti danni alle postazioni dell’Unifil. A sostenerlo è il portavoce dei Caschi Blu Andrea Tenenti: «Proprio ieri sera, sulla posizione delle forze di peacekeeping ghanesi, appena fuori, l’esplosione è stata così forte che ha distrutto alcuni dei container all’interno in modo molto grave». Lavorare in queste condizioni è «molto difficile perché ci sono molti danni, anche all’interno delle basi», ha aggiunto. Le esplosioni di ieri, nello specifico hanno danneggiato le strutture a Ramyah. In un ulteriore comunicato l’Unifil ricorda «a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza del personale delle Nazioni Unite e delle loro basi, anche evitando attività di combattimento nei pressi delle postazioni UNIFIL». Nei giorni scorsi, altri attacchi, attribuiti subito invece alle Idf israeliane, avevano provocato oltre che danni materiali anche il ferimento di quattro ‘caschi blu’ di nazionalità indonesiana e dello Sri Lanka.
(in copertina veicoli della Forza interinale delle Nazioni Unite (UNIFIL) pattugliano il villaggio di Wazzani, nel Libano meridionale, 15 settembre 2024. I rifugiati siriani sfollati, che lavoravano nei campi agricoli del villaggio di Wazzani, stanno lasciando l’area dopo che alcuni volantini lanciati dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno richiesto l’evacuazione. L’IDF non ha rilasciato immediatamente un commento ufficiale sulla raccomandazione di evacuazione. Foto EPA/STR)