Steven Seagal giura fedeltà a Putin: «Morirei per lui». E la Russia pensa di spedire l’attore a combattere contro l’Ucraina
Potrebbe esserci presto anche Steven Seagal, l’attore protagonisti di numerosi film d’azione negli Ottanta e Novanta, tra le fila dei soldati russi che combattono in Ucraina. La simpatia di Seagal nei confronti del Cremlino non è un mistero. L’attore statunitense, oggi 72enne, è diventato cittadino russo nel 2016 e ha tagliato ogni rapporto con gli Usa, dove è accusato di violazioni finanziarie e violenza sessuale e rischia di finire in carcere. Di recente Seagal ha dichiarato: «Morirei per Putin». E c’è chi lo ha preso alla lettera.
L’invito dei «Veterani della Russia»
È il caso del movimento «Veterani della Russia», che si è offerto di aiutare Steven Seagal a unirsi a una delle formazioni volontarie che combattono per conto dell’esercito russo in Ucraina. «Le tue parole sulla disponibilità a difendere e persino a dare la vita per la nostra patria sono un potente simbolo di lealtà e patriottismo, che tocca profondamente tutti noi», si legge in una lettera firmata da Ildar Rezyapov, presidente del movimento. Qualora Segal volesse davvero impugnare un fucile e partire per il fronte, i Veterani della Russia si dicono disponibili a «offrire il nostro pieno sostegno».
«In nome della giustizia»
Il 10 ottobre, Seagal ha pubblicato su una piattaforma russa un film di propaganda intitolato In nome della giustizia. Nella pellicola, l’attore statunitense naturalizzato russo parla della sua visita in Donbass e rivela che, il giorno successivo all’invasione in Ucraina, ha scritto una lettera a Vladimir Putin per esprimergli tutto il proprio sostegno: «Ora vedremo chi sono i nostri veri connazionali, chi sono i nostri amici e chi sono i nostri nemici. Starò al fianco del mio presidente e combatterò al suo fianco. Se necessario, morirò accanto al mio presidente», dice Seagal nel film.
In copertina: L’incontro tra Vladimir Putin e Steven Seagal al Cremlino, 30 maggio 2024. (EPA/Alexander Kazakov)