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Partita la prima nave della Marina verso i centri in Albania: 16 persone migranti a bordo

14 Ottobre 2024 - 20:20 Ugo Milano
centri-migranti-albania-vuoti
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Mercoledì mattina è previsto l'arrivo. Le strutture avevano aperto i battenti settimana scorsa. Insorge l'opposizione: «Soldi pubblici sperperati in spregio ai diritti»

Con 5 mesi di ritardo sul ruolino di marcia, il primo gruppo di 16 migranti, bengalesi ed egiziani, intercettati la scorsa notte su alcuni barchini in acque internazionali, è diretto verso i Centri allestiti in Albania. La nave “Libra” della Marina Militare sta navigando verso le coste del Paese adriatico. Mercoledì mattina è previsto l’arrivo. Le persone migranti saranno sottoposti a procedure accelerate di frontiera, prima di essere trasferiti nelle strutture a Shengjin e Gjader. Insorge l’opposizione: «Il governo Meloni – attacca la segretaria dem Elly Schlein – butta 800 milioni degli italiani in un accordo di deportazione di migranti in Albania, in violazione dei diritti fondamentali, in spregio a una sentenza della Corte di giustizia europea che fa già scricchiolare l’intero impianto di quell’accordo». Il riferimento è ad una decisione dello scorso 4 ottobre che fissa più stringenti parametri in base ai quali un Paese può considerarsi sicuro.

La prima fase: 400 migranti

La prima tappa sarà al porto di Schengjin, dove è stato allestito un hotspot per l’identificazione dei migranti soccorsi in mare da navi italiane. Ognuno sarà sottoposto a uno screening più approfondito – dopo quello effettuato a bordo della nave – per verificare che abbia i requisiti previsti: provenienza da Paesi sicuri, maschi, non vulnerabili. Da lì saranno trasferiti una ventina di chilometri più all’interno, a Gjader. Qui saranno smistati in tre strutture: un centro di trattenimento di richiedenti asilo da 880 posti, un Cpr da 144 e un penitenziario che terrà al massimo 20 detenuti. Ci sono anche dei posti letti per i migranti che, dopo il rifiuto della loro richiesta, attendono di essere rimpatriati. Per un costo totale che potrebbe avvicinarsi al miliardo di euro. Nella prima fase, comunque, si stima che saranno portati solamente 400 migranti. Così, dopo che settimana scorsa erano diventati operative le due località albanesi, nelle prossime ore si concretizzerà il Protocollo Italia-Albania, firmato nel novembre 2023 dai premier Giorgia MeloniEdi Rama. Da quel momento una lunga serie di rinvii ha spinto la data di apertura dal 20 maggio a metà ottobre.

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