Calciomercato, la Fifa annuncia la revisione del regolamento: «Sarà un dialogo globale»
«Analizzeremo la situazione». La Fifa lo aveva promesso il 4 ottobre, pochi minuti dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue che – in merito al caso Lassana Diarra – aveva sancito come «contrarie al diritto comunitario» alcune norme del calciomercato. La situazione è stata effettivamente passata in rassegna dai vertici del calcio mondiale. La Federazione delle associazioni calcistiche mondiali ha infatti annunciato l’intenzione di aprire un dialogo globale sul tema. Con l’invito a tutte le parti coinvolte a dire la loro per poter adattare al meglio le norme.
Il caso Diarra e la sentenza della Corte
Nel mirino della Corte di Giustizia c’era l’articolo 17 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori. Cioè quello riguardante la rescissione «senza giusta causa» del contratto da parte del giocatore. La Fifa, infatti, prevede che il giocatore e l’eventuale club di approdo paghino un indennizzo alla squadra precedente. Non solo. La nuova società è anche passibile di sanzioni sportive come il divieto di tesserare nuovi giocatori per un periodo di tempo. Finché è in corso la controversia, inoltre, l’associazione nazionale a cui appartiene l’ex club del giocatore dovrebbe rifiutarsi di rilasciare un Certificato di trasferimento internazionale all’associazione a cui è iscritta la nuova società.
Norme che, secondo la Corte di Giustizia dell’Unione europea, «ostacolano la libera circolazione dei calciatori professionisti che desiderino sviluppare la loro attività andando a lavorare per un nuovo club, stabilito nel territorio di un altro Stato Ue». E, per di più, «le norme in questione comportano la restrizione, se non addirittura l’impedimento, della concorrenza transfrontaliera che potrebbe essere esercitata da tutti i club stabiliti nell’Unione europea».
Un dialogo globale per cambiare il regolamento
E proprio dalle violazioni sottolineate dalla Corte ripartirà nei prossimi giorni la Fifa. Inviterà le varie federazioni a commentare o proporre alternative riguardo all’articolo 17. L’obiettivo dichiarato è quello di «individuare la strada migliore da seguire». Ad annunciarlo è stato il Chief Legal & Compliance Officer, Emilio Garcia Silvero: «La Fifa è ansiosa di sviluppare ulteriormente il proprio quadro normativo, tenendo ovviamente conto delle opinioni e dei suggerimenti di tutte le parti interessate». Il caso Diarra, in questo senso, è stata «un’opportunità per continuare a modernizzare il proprio quadro normativo». Per questo, sarà avviato ora «un dialogo globale» per determinare «le conclusioni da trarre dalla decisione di Diarra e le modifiche più appropriate e opportune da apportare all’articolo 17».