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Nations League, stasera Italia-Israele in una Udine blindata. E i biglietti staccati sono meno della metà della capienza

14 Ottobre 2024 - 17:49 Filippo di Chio
italia israele udine manifestazione pro Palestina
italia israele udine manifestazione pro Palestina
La zona intorno all'albergo di Israele è "zona rossa". 1.500 agenti sono distribuiti lungo le principali arterie della città e sorvegliano sul corteo pro-Pal

Un assetto e una preparazione da guerriglia per una partita di calcio. È la triste realtà della sfida di Nations League tra Italia e Israele, in campo alle 20.45 alla Bluenergy Arena di Udine. Un evento che, da occasione di celebrazione dopo cinque anni e mezzo di assenza degli Azzurri dal Friuli, ha costretto le forze dell’ordine a trasformare la città in un bunker sicurissimo. «Boicotta la partita», è solo uno degli striscioni comparsi negli scorsi giorni di fronte al Comune di Udine dopo che, la scorsa settimana, il sindaco Alberto De Toni aveva concesso il patrocinio al match. Nel pomeriggio le strade di Udine saranno attraversate da un corteo pro-Palestina. Gli alberghi delle squadre, le strade percorse dai loro pullman e lo stadio sono sorvegliati da centinaia di agenti. Si teme che alla manifestazione prendano parte anche infiltrati con l’obiettivo di scontrarsi con gli agenti.

Una città in lockdown

Si potrebbe dire che la città friulana sia in lockdown. Fin dalla stazione agenti in divisa e in borghese controllano documenti e tengono sotto osservazione i viaggiatori. Il corteo è partito alle 17 da piazza della Repubblica, per finire alle 19.30 in piazza XX Settembre, a 7 chilometri dallo stadio. Sono attesi migliaia di manifestanti per un evento a cui dovrebbero partecipare almeno 85 associazioni. Questi sono sorvegliati da circa 1.500 agenti in tenuta antisommossa. Il percorso è monitorato secondo dopo secondo anche dal cielo: le forze dell’ordine stanno utilizzando dei droni e un elicottero.

Il corteo è pacifico, ma il timore è che alcuni elementi provino a far scoppiare uno scontro con gli agenti. Motivo per il quale diversi negozi del centro di Udine hanno deciso di non aprire i battenti questo pomeriggio, o comunque di chiudere prima dell’inizio della manifestazione. Ovviamente misure simili sono anche state disposte lungo i percorsi che i pullman delle due nazionali seguiranno per raggiungere il campo da gioco.

Le misure di sicurezza vicino allo stadio

Il piano deciso venerdì scorso in Questura non copre solo la sorveglianza del corteo. È nutrita la presenza di agenti anche intorno agli hotel delle due nazionali. Chi è a Udine parla di un vero e proprio «bunker» attorno al luogo dove alloggia Israele, che è stato dichiarato zona rossa. Anche lo stadio è sotto stretta sorveglianza. Posti di blocco nelle strade chiave, barriere mobili, «cerchi concentrici di sicurezza» e perfino dissuasori, per evitare che macchine possano tentare di colpire i tifosi. Le vie che girano intorno alla Bluenergy Arena sono chiuse da ieri sera, e sono costantemente monitorate dagli artificieri. In quelle zone – bazzicate da unità di polizia antiterrorismo, antisabotaggio e cinofila – il sindaco De Toni ha ordinato il divieto di parcheggio. Sono previsti sbarramenti anche prima dei tornelli dello stadio: alla struttura potrà avvicinarsi solo chi mostrerà di essere in possesso di un biglietto, di un accredito o di un pass di servizio.

L’impatto sul tifo: gli spettatori saranno solo 11mila

La paura di potenziali scontri ha pervaso la città e gli amanti del calcio. Su 25mila posti disponibili, i biglietti venduti in vista del match di stasera sono stati solo 11.700. E tra questi sono compresi i 1.300 distribuiti tra le Scuole Calcio del territorio e i giocatori dei campionati dilettantistici del Friuli. Dalle 18.30 i tifosi potranno iniziare a prendere posto. Sotto lo sguardo vigile di 420 steward, che avranno il compito di monitorare attentamente (con scan e perquisizioni) gli zaini e le borse dei tifosi.

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