Omicidio Meredith Kercher, Amanda Knox ricorre in Cassazione contro la condanna per calunnia a Patrick Lumumba
La difesa di Amanda Knox ha depositato un ricorso alla Cassazione contro la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Firenze, che nel giugno scorso l’ha condannata a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. Questa pena l’ha già scontata con i quasi quattro anni di detenzione prima della sua assoluzione per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto la sera del 1° novembre 2007 a Perugia, nonché delitto per il quale Knox si è sempre dichiarata estranea. Il ricorso, che Knox aveva annunciato in precedenza, è stato preparato dagli avvocati Luca Luparia Donati e Carlo Dalla Vedova e mira all’annullamento della condanna per calunnia.
Il caso
I legali hanno impugnato la decisione dei giudici toscani a seguito di un processo che è stato riaperto dopo il riconoscimento da parte della Corte europea della violazione dei diritti di difesa di Knox e il rinvio disposto dalla Cassazione. Il caso ruota attorno a un memoriale redatto da Knox il 6 novembre 2007, subito dopo il suo arresto per l’omicidio di Kercher. Nelle prime fasi delle indagini, Knox aveva accusato Lumumba, poi risultato completamente estraneo ai fatti e quindi prosciolto. Knox, in un secondo momento, ha poi rivelato di aver fatto il suo nome per via della pressione durante gli interrogatori. Per l’omicidio di Meredith Kercher, l’unico condannato è stato infatti Rudy Guede, che ha scontato 16 anni di reclusione e ora è tornato in libertà, sebbene abbia sempre continuato a proclamarsi estraneo al delitto.