Medvedev su Telegram: «Biden pronto a negoziare su riduzione armi nucleari». E la Russia continua ad avanzare in Ucraina

«Biden, per aiutare il suo protetto senza cervello, ha spifferato di essere pronto a negoziare la riduzione delle armi nucleari con la Russia senza precondizioni», ha rivelato l’ex presidente della Federazione russa Dmitry Medvedev. La strategia del presidente Usa Joe Biden viene però definita «un’altra cafonaggine americana». «Pensateci», è la riflessione del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, «gli Stati Uniti ci stanno facendo una guerra quasi totale (non ibrida) e augurano al nostro Paese una sconfitta strategica. Pertanto, i negoziati sullo START con l’America non sono più utili dei negoziati sull’armistizio con Hitler nel 1945». L’esercito di Mosca intanto ha annunciato di aver conquistato un altro villaggio nella regione di Zaporizhzhia.

Gli accordi Start

ll nuovo trattato Start (New Strategic Arms Reduction Treaty) sulla limitazione delle armi nucleari era stato firmato l’8 aprile del 2010 a Praga dagli allora presidenti Usa, Barack Obama, e russo, Dmitry Medvedev. Dopo una prima proroga nel 2016 e una seconda nel 2021, il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato nel 2023 di volerli sospendere. Ora secondo Medvedev una nuova firma sarebbe inutile in quanto la Russia si sente già in guerra con gli Usa.

L’avanzata in Ucraina

Come scrive Lorenzo Cremonesi sul Corriere, la Russia avrebbe riconquistato nelle scorse due settimane un quarto del territorio occupato dalle truppe ucraine nel Kursk. E di questa mattina è l’annuncio dell’entrata dell’esercito di Mosca nel villaggio di Levadne nella regione dove è presente la centrale nucleare di Zaporizhzhia.