Sondaggi, l’Autonomia piace solo a 3 italiani su 10. E il 31% degli intervistati pensa sia un rischio per il governo
La legge sull’autonomia differenziata del ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli piace solo a 3 italiani su 10. Questo il risultato del sondaggio di Euromedia Research presentato da Alessandra Ghisleri su La Stampa. Il 25% degli intervistati non risponde al quesito mentre i più critici votano Movimento 5 Stelle. Inoltre, il 31% pensa che la legge sia un rischio per la tenuta del governo.
La rilevazione
Il 33,8% degli intervistati si dichiara favorevole alla legge che permetterà alle regioni di chiedere una maggiore autonomia in diverse materie che saranno oggetto di una trattativa. Dall’altra parte ci sono i “fortemente scettici” che bocciano la riforma: si attestano sul 41,2%. Questi ultimi pensano che la legge possa accentuare ancor di più le differenze e le disparità tra le varie zone del Paese in termini di servizi e di benessere. La riforma Calderoli raccoglie più proseliti al nord mentre dal Centro in giù aumenta in maniera esponenziale il numero dei contrari. Chi non ha saputo o voluto rispondere rappresenta il 25% del totale.
Cosa ne pensano gli elettori dei partiti
La percentuale maggiore di favorevoli non poteva che essere tra le fila dei leghisti. La riforma è da anni invocata dalla segretaria del partito e dai governatori locali che sono stati i primi a fare domanda una volta approvata in via definitiva la legge. I votanti del Carroccio sostengono la riforma con il 70,5%. Poco sotto gli alleati della maggioranza di governo: gli elettori di Fratelli d’Italia sono d’accordo (63%) come anche quelli di Forza Italia (62%). Gli elettori dei partiti della minoranza raggiungono percentuali di contrari altissime: M5S (80%); Pd (79,6%); Avs (72%); Azione (60%).
L’instabilità del governo
Come già detto in apertura è forte tra gli elettori l’idea che la riforma dell’autonomia differenziata possa generare dell’instabilità all’interno del governo. Lo pensano il 19,8% degli elettori di Fratelli d’Italia, il 26,7% dei sostenitori di Forza Italia e il 22,8% dei votanti della Lega. Percentuali di gran lunga superiori nella minoranza. Tra gli elettori del Pd il 53,1% lo pensa, ancor di più i sostenitori di Avs (60%).
Tra benefici e svantaggi
I cittadini del nord Italia ritengono che l’autonomia differenziata possa portare ulteriori benefici nella gestione delle risorse, nei servizi del territorio e nelle tasse locali. Sull’amministrazione delle finanze concordano anche gli elettori del Centro Italia. I cittadini del sud invece sostengono che la riforma possa comportare una maggiore responsabilità e attenzione per gli amministratori locali.