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Rfi e i ritardi dei treni: «Alta velocità puntuale nel 74% dei casi. Già punito il responsabile dell’incidente del chiodo a Roma Termini»

15 Ottobre 2024 - 13:19 Bruno Gaetani
treni ritardi
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Le parole del direttore generale di Rete ferroviaria italiana Strisciuglio: «Ogni giorno ci sono 1.100 cantieri attivi, è naturale che aumentino le interruzioni programmate del servizio»

La commissione d’inchiesta aperta da Rete ferroviaria italiana sul disservizio del 2 ottobre si è conclusa. Lo ha annunciato Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato e direttore generale di Rfi, chiamato a riferire sullo «stato e le criticità della rete e del servizio ferroviario» di fronte alla commissione Trasporti della Camera. «Le attività della commissione si sono concluse e hanno accertato le responsabilità, che sono riconducibili a defaillance del sistema di diagnostica», ha spiegato il manager di Rfi. Il riferimento è a quanto accaduto il 2 ottobre scorso, quando un problema tecnico alla stazione di Roma Termini ha paralizzato per ore l’intera rete ferroviaria italiana. In seguito all’incidente, Rfi ha sospeso il contratto con Str92, l’azienda ritenuta responsabile dell’accaduto.

Il chiodo che ha bloccato l’Italia

Le parole di Strisciuglio sembrano confermare la versione del ministro Matteo Salvini, travolto dalle polemiche nel giorno dei disservizi, che aveva scaricato la colpa su un’azienda esterna. Più in particolare, su un tecnico che «ha piantato un chiodo su un cavo». Ed è proprio su quell’operaio che sembra essere ricaduta la responsabilità di quanto successo. «L’azienda ha adottato provvedimenti disciplinari e gestionali nei confronti delle figure individuate come responsabili, e questo si è ultimato qualche ora fa», ha rivelato l’ad di Rete ferroviaria italiana durante l’audizione alla Camera. Una risposta ritenuta non soddisfacente da Antonino Iaria, deputato del Movimento 5 stelle, che è intervenuto così in commissione: «Avremmo preferito vedere qui il ministro Salvini, non voi di Rfi. Portate numeri molto interessanti su come gestite la rete, ma allontanate le responsabilità politiche del ministro».

Oltre mille cantieri ogni giorno

Tra i tanti dati snocciolati da Strisciuglio nel corso dell’audizione ce ne sono alcuni che si riferiscono anche ai lavori di manutenzione e potenziamento del servizio che ogni giorno vengono svolti sulla rete ferroviaria italiana. Negli ultimi due anni, ha detto il direttore di Rfi, sono stati circa mille i cantieri attivi ogni giorno, di cui circa 400 relativi a progetti del Pnrr. Ad agosto 2024, il mese più coinvolto dai lavori, il numero è salito a 1.400, per poi scendere agli attuali 1.100 cantieri attivi di ottobre. Questa situazione, ha continuato Strisciuglio, ha generato «inevitabili impatti sulla performance del servizio». Ne consegue che nel 2024 le ore di interruzione programmata di alcune tratte della rete ferroviaria sono cresciute del 15% rispetto all’anno precedente.

Quanti sono i treni in ritardo e quali sono le cause

Tra i primi deputati a intervenire in commissione Trasporti c’è Andrea Casu, esponente del Pd, che fa notare «la percezione di netto peggioramento del servizio ferroviario italiano da parte dei cittadini italiani». A proposito di ciò, Strisciuglio risponde con alcuni dati sul tasso di puntualità dei treni italiani relativi ai primi mesi del 2024: 74,3% per l’Alta Velocità, 72,7% per gli Intercity e 89,4% per i Regionali. In un caso su tre (33%) le cause dei ritardi sono riconducibili all’infrastruttura, nel 25% a problemi dei treni e per il 18% a cause esterne, come eventi meteorologici. Tra i fenomeni più preoccupanti segnalati dall’ad di Rfi ci sono la presenza di estranei sui binari, in aumento del 39% rispetto al 2023, e l’investimento di persone che attraversano i binari, in crescita del 41%. Questi due fattori, ha spiegato Strisciuglio, hanno «un impatto significativo sul ritardo» dei treni.

Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (ANSA/Fabio Cimaglia)

In copertina: Passeggeri in attesa alla Stazione Termini di Roma per un guasto alla linea ferroviaria, 2 ottobre 2024 (ANSA/Angelo Carconi)

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