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La Legge di Bilancio e il Catasto: «Il valore delle case è aumentato, giusto che si paghi di più»

giorgia meloni giancarlo giorgetti legge di bilancio catasto superbonus
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La premier e la riforma dei valori degli immobili dopo il Superbonus: «Grazie ai soldi di tutti gli italiani». Quali tasse rischiano gli incrementi e quando

Il consiglio dei ministri è convocato per stasera alle 20. Sul tavolo c’è la Legge di Bilancio 2025. Che anche quest’anno sarà preceduta da un decreto legge con le misure più importanti. Dall’adeguamento delle pensioni ai fondi per i dipendenti del pubblico impiego fino al Bonus Natale. La manovra dovrebbe pesare intorno ai 25 miliardi. Il taglio del cuneo per le retribuzioni fino a 35 mila euro lordi e la riduzione delle aliquote Irpef diventeranno strutturali. La spesa dei ministeri dovrebbe essere tagliata di 3 miliardi. Sul tavolo ci sono anche l’adeguamento pieno delle pensioni all’inflazione e l’aumento per le minime. Ma la partita più importante è quella che si gioca sul Catasto. E Giorgia Meloni ha preso posizione: «È una misura giusta perché il valore di quelle case è aumentato grazie ai soldi di tutti gli italiani».

La manovra

E quindi, è il ragionamento della premier, la revisione delle rendite sulla casa ci sarà. Anche perché è previsto dalla legge. Ovvero proprio dalla manovra dell’anno scorso e dal Superbonus, per gli immobili che dopo lavori di ristrutturazione hanno registrato un aumento di valore di almeno il 15%. L’obbligo era previsto già dal 2005. L’Agenzia delle Entrate è deputata a verificare se è stata depositata la richiesta di revisione. Il termine per l’operazione è di 30 giorni dalla fine dei lavori. Le sanzioni per chi non lo ha fatto ammontano a 8.264 euro. E quindi è probabile che con l’entrata in vigore della legge di bilancio scattino proprio i controlli temuti da molti. Ovvero da chi ha terminato i lavori ma ha “dimenticato” di farlo sapere al fisco. Ora è il momento della stretta. Con tutte le conseguenze dal punto di vista fiscale. E delle tasse che incrementeranno.

Imu, Imposta di registro, successione, Tari, Isee

Ovvero l’Imu sulla seconda casa, l’imposta di registro che si paga sugli atti di compravendita immobiliare e quella di successione in caso di immobili donati o lasciati in eredità. La revisione della rendita porterà a incrementi che vanno dal 16% al 35%, in caso di doppio salto di classe catastale. Chi oggi paga 900 euro si potrà trovare un incremento di 300 euro a Roma. Mentre per un immobile di cinque vani a Milano l’incremento potrebbe superare i 700 euro. Secondo Nomisma saranno il 28% gli alloggi non prima casa che con l’aggiornamento dovrebbero pagare di più. Per questi si passerebbe da una tassa media di 1.047 euro annua a 1.337 euro, cioè 290 euro in più.

Le altre misure

Il Corriere della Sera oggi riepiloga le altre misure in cantiere. Nella manovra dovrebbe trovare spazio il bonus al 50% dei lavori in ristrutturazione. Anche se secondo una norma dovrebbe scendere al 36% nel 2025. Si parla anche di una riforma delle tax expeditures, ovvero le 625 agevolazioni e detrazioni fiscali per famiglie e imprese. L’operazione di sfoltimento è possibile su 412 di esse. Ma è molto costosa e soprattutto complicata dal punto di vista politico. Potrebbe però portare a recuperare circa un miliardo di euro. Per quanto riguarda la tassa sugli extraprofitti, tra le ipotesi c’è quella di un intervento sulle stock options. Oppure quella di cambiare le imposte differite attive.

Le pensioni

Sulle pensioni il governo è intenzionato a confermare per il 2025 gli attuali canali straordinari di pensionamento anticipato (Quota 103, Ape sociale, Opzione donna) con i requisiti introdotti dal 2024. Ma vorrebbe anche garantire l’adeguamento pieno delle pensioni all’inflazione (nel 2024 è stato assicurato solo alle pensioni di importo fino a 4 volte il minimo, circa 2.460 euro lordi al mese). E un piccolo aumento per le minime. Ma per ogni 10 euro in più al mese, considerando che gli assegni integrati al minimo (615 euro al mese) sono circa 2,5 milioni, servirebbero circa 300 milioni di euro in più.

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