«Tutti dovrebbero avere figli», Bucci accende il confronto con Orlando. La replica: «Criminalizza chi non ha potuto averne»
Il tema della denatalità continua a essere al centro di polemiche. L’ultima ieri sera, lunedì 14 ottobre, durante un dibattito promosso dalla Curia di Genova tra i due candidati alla presidenza, Marco Bucci e Andrea Orlando. «È un problema italiano», ha detto Marco Bucci promettendo politiche a riguardo. «Se non si fanno figli non è solo un problema economico, ma di altro tipo. E io vorrei che tutti noi avessimo fatto figli. Fare figli fa bene alla società». Alle parole del candidato di centrodestra, padre di due figli, ha risposto Orlando, che di figli non ne ha. «Non ho ricette contro la denatalità, ma sono sicuro che non sia un problema che si risolve criminalizzando le persone che non hanno figli perché non li hanno potuti avere». A due settimane dalle elezioni, i toni tra i due candidati si fanno sempre più accesi.
Lo scambio tra Bucci e Orlando
«Bisogna che ci sia un welfare che supporti le famiglie», aveva sottolineato Bucci durante il suo intervento. «Ma siamo di fronte a un problema sociale, educativo, che va affrontato con l’aiuto di associazioni a livello della cosiddetta società civile». Andrea Orlando non ha atteso molto a replicare, sottolineando quanto invece la questione economica sia rilevante. «Oggi fare un figlio costa. Il 50% delle famiglie monoreddito vive sotto la soglia di povertà». E a questo si aggiungono degli scogli sociali innegabili, come l’abitudine a «scaricare sulle donne il lavoro di cura in una famiglia». Motivi che, ha puntualizzato il candidato del centro-sinistra, non devono portare a «negare la realtà, ma a riconoscere che la Liguria è in una situazione critica, con dati record negativi sulla denatalità». E che per questo «bisogna lavorare, tra le altre cose, per garantire il diritto universale alla sanità, perché anche perché curare i bambini è diventato sempre più difficile».
Le condanne del Pd
Da piccola scaramuccia dentro la Curia di Genova, il caso è diventato presto una questione nazionale. Contro Bucci ha preso parola anche la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga: «Servirebbe rispetto, e non frasi da Medioevo. Da chi si candida a governare una Regione ci saremmo aspettati ricette per sostenere il lavoro femminile, proposte per un welfare capace di accompagnare percorsi di vita e lavoro sempre più complicati». Braga non ha rinunciato a un appello all’intero centro-destra: «Sono certa che si vorrà chiedere conto di parole deliranti». Così anche la vicepresidente del Pd alla Camera, Valentina Ghio: «Bucci dovrebbe chiedere scusa a tutte le donne. E visto che rivendica di essere stato scelto come candidato da una telefonata della Meloni, cosa ne pensa la presidente del Consiglio di queste affermazioni? Ne prende le distanze?». Ancor più duro Davide Natale, segretario Pd Liguria: «In trenta secondi hai fatto un danno che non ti immagini nemmeno, a tanti che hanno ancora ferite aperte, che bruciano. Le battute a effetto a volte sono dei boomerang e questa volta, caro Bucci, ti torneranno indietro più di altre perché hai colpito la carne viva di tanti».
La risposta di Bucci
Bucci, a distanza di una manciata di ore dal dibattito, è tornato sulla questione. «È pura speculazione di chi travisa le parole», ha spiegato. «Ho soltanto detto che vorrei che tutti avesser figli. Credo sia l’augurio di tutti, anche di chi purtroppo non può averli ma vorrebbe. Vogliamo una Liguria giovane, dinamica, rispettosa delle generazioni; senza giovani, anzi, senza figli la Liguria non può esserci». Da qui la stoccata al centro-sinistra: «Orlando e il Pd soffrono di vittimismo e non hanno argomenti con i quali parlare ai liguri».