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Superbatteri, la resistenza agli antibiotici è «la nuova grande emergenza sanitaria globale»

15 Ottobre 2024 - 09:17 Ugo Milano
antibiotico resistenza
antibiotico resistenza
Secondo l'Oms, queste infezioni rappresenteranno la prima causa di morte nel mondo entro il 2050

Sono 11mila le persone che muoiono ogni anno in Italia per via dell’antibioticoresistenza, ossia della capacità dei batteri di resistere ai farmaci antimicrobici. In Europa il numero dei decessi sale a 35mila, nel mondo supera abbondantemente il milione. Si tratta di un fenomeno in costante crescita, al punto che – scrive Il Sole 24 Ore – tra gli esperti già si parla di «nuova pandemia silenziosa». Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’antibioticoresistenza diventerà la prima causa di morte al mondo entro il 2050. Tutto per via dell’uso sempre più massiccio di antibiotici, non solo in medicina, ma anche in agricoltura e negli allevamenti intensivi.

I superbatteri

L’impiego così diffuso, e spesso spregiudicato, di antibiotici ha fatto nascere super batteri in grado di mutare e resistere ai farmaci. La conseguenza è che si innesca un circolo vizioso: più batteri ci sono, più antibiotici vengono utilizzati. Più antibiotici vengono utilizzati, meno efficaci diventano. Da qui, dunque, la sfida della ricerca per i decenni a venire: sviluppare nuovi antibiotici, visto che – ricorda Il Sole 24 Ore – non se ne scoprono più dagli anni Ottanta.

La situazione in Italia

La principale conseguenza dell’antibioticoresistenza è l’aumento del tasso di mortalità delle infezioni. È il caso soprattutto del batterio Klebsiella, che infetta la vie respiratorie, o del Pseudomonas, che provo infezioni osteoarticolari. In Italia i numeri sono particolarmente preoccupati. Secondo l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, sono state 430mila le persone ricoverate nel nostro Paese nel 2022 e 2023 per aver contratto un’infezione durante la degenza a causa di questi batteri. L’impatto sul Servizio sanitario nazionale è di 2,7 milioni di posti letto occupati ogni anno a causa di queste infezioni. Con un costo stimato di 2,4 miliardi di euro l’anno.

La ricerca sui nuovi antibiotici

Al G7 Salute del 10 e 11 ottobre, l’antibioticoresistenza è finita nel documento finale firmato dai ministri, che descrivono il fenomeno come «la nuova grande emergenza sanitaria globale». Tra le iniziative messe in campo ci sono i 115 milioni di dollari stanziati dagli Stati Uniti per la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici. Un percorso su cui anche l’Italia ha deciso di investire 21 milioni. La cifra andrà a favore di Carb-X, una partnership globale senza scopo di lucro che sostiene proprio lo sviluppo di nuovi antibiotici.

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