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Roberto Saviano alla Buchmesse: «Qui per una forma di resistenza contro il governo italiano»

15 Ottobre 2024 - 07:32 Alba Romano
roberto saviano
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Lo scrittore a Francoforte: libertà di espressione a rischio

Roberto Saviano sarà protagonista della Buchmesse. Anche se è stato escluso dalla delegazione ufficiale. Il direttoredella fiera di Francoforte Jürgen Boos lo ha invitato personalmente. «La mia presenza a Francoforte non credo sia una vittoria ma è una forma di resistenza. La Buchmesse ha attivato un riflesso democratico. Qui in Germania devono essersi chiesti: perché queste bugie, questo desiderio di censura ossessivo? Ma non mi considero un vincitore. Non ha vinto nessuno in questa storia. Del resto come si fa a ritenersi vincitore quando sei portato a processo da tre ministri del governo? È vero però che usano il mio corpo, per dare un messaggio a tutti gli altri. Sono forme di intimidazione», dice oggi a Repubblica.

La libertà di espressione

Saviano vede la libertà di espressione in Italia a rischio: «Sì ma non dobbiamo immaginare una situazione modello anni Venti o Trenta. La dinamica è diversa ma ha lo stesso obiettivo: intimidire, trasformare chi si oppone in dissidente. Ossia se critichi subisci conseguenze. Giorgia Meloni si ispira a Orbán: non certo la polizia mandata a casa di notte (per ora), ma altri metodi. Non contro tutti, ma mirando ad alcune figure pubbliche, a cui viene impedito di poter svolgere il proprio lavoro: togliendogli risorse, isolandole, bersagliandole, dossierandole. Sono 20 anni che i giornali di estrema destra fanno così. I metodi usati sono intimidatori, del resto il ddl sicurezza va in una direzione assolutamente autoritaria. Stiamo andando verso una democratura e i giornalisti non rispondono indignandosi. Su questo pesa la crisi delle vendite che crea una dipendenza dalle risorse del governo e dalla politica. La libertà è già compromessa».

Fuori dal padiglione

Saviano parlerà fuori dal padiglione italiano: «Pensiamo alle censure in Rai di Antonio Scurati, Silvia Avallone, la guerra fatta a Fabio Fazio. È capitato persino che trasmissioni di amici mi abbiano fatto sapere che non potevano invitarmi perché avevano avuto il veto dalla direzione Rai. Insider è stata bloccata senza alcun motivo per un anno. Il risultato della trasmissione, aggredita dalla stampa populista, è stato comunque incredibile, pur non avendo avuto alcun sostegno in termini di pubblicità. È stata mandata in onda solo grazie alla pressione dei familiari delle vittime della mafia, che hanno scritto una lettera all’amministratore delegato Sergio».

La censura e la visibilità

E sulla censura che darebbe visibilità la replica è netta: «Un tempo un libro o un autore censurato attiravano l’attenzione, ora non è così. Non parlo di me, ma di scrittori come Ahmet Altan, meraviglioso autore turco in carcere con una condanna all’ergastolo. Un tempo quella condanna avrebbe portato i suoi libri ad essere letti ovunque, così non è stato. Le dinamiche di potere sanno che le cose sono cambiate e sfruttano la situazione. Ora se sei censurato sei solo censurato, nessun vantaggio ».

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