Ergastolo per Giampaolo Amato, l’ex medico della Virtus condannato per gli omicidi della moglie e della suocera
Giampaolo Amato è stato condannato all’ergastolo per il duplice omicidio della moglie e della suocera. L’ex medico della Virtus era finito in carcere a un anno e mezzo dalla morte di Isabella Linsalata, 62 anni, e Giulia Tateo, 87 anni, decedute a 22 giorni di distanza. La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Assise di Bologna, presieduta dal giudice Pier Luigi Di Bari, dopo sei ore di camera di Consiglio. Secondo l’accusa, l’uomo aveva avvelenato la moglie con un mix di benzodiazepina e un anestetico ospedaliero. Aveva poi cercato di far cremare il corpo della ginecologa. Gli inquirenti avevano poi disposto una autopsia anche sulla suocera, morta tre settimane prima della figlia. Gli esami avevano fatto emergere lo stesso mix letale di farmaci. Riguardo all’accusa di peculato, formulata perché secondo i pm i farmaci erano stati sottratti all’Ausl, i giudici lo hanno assolto. È stato poi riconosciuto un risarcimento alla sorella di Isabella Linsalata per un totale di 750mila euro e al fratello di Giulia Tateo, Nicola, di 230mila euro. La condanna prevede anche 18 mesi di isolamento diurno, sei in più di quelli chiesti dalla Procura. Le motivazioni saranno disponibili entro 90 giorni.