Il direttore generale della Sogei Iorio ai pm: «Ho ricevuto 100mila euro in nero». Vertici dell’azienda convocati in Commissione Vigilanza
Il direttore generale di Sogei, Paolino Iorio, avrebbe ricevuto tangenti per circa centomila euro dall’imprenditore con cui è stato arrestato lunedì sera a Roma nell’ambito dell’indagine della Procura di Roma che vuole far luce sulla corruzione e turbativa d’asta negli appalti legati ai ministeri della Difesa e dell’Interno. Per ora la procura ha chiesto la convalida dell’arresto nei confronti del dg, con l’emissione di una misura cautelare per l’accusa di corruzione ed ora dovrà essere fissata udienza. Maurizio Casasco, presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza dell’Anagrafe Tributari, ha annunciato che i vertici di Sogei sono stati convocati in commissione Vigilanza. «Alla luce delle notizie che coinvolgono il direttore generale Business della Società Generale d’Informatica SpA, anche nell’ambito dell’indagine conoscitiva già avviata dalla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, è stata predisposta la convocazione per la prossima settimana del presidente e dell’amministratore delegato della Sogei SpA al fine di riferire in merito», recita una nota.
La versione di Iorio
Ieri Iorio è stato ascoltato dai pm di piazzale Clodio e ha fornito una sua versione dei fatti. Secondo quanto apprende Ansa il manager aveva contatti con l’imprenditore, con cui comunicava su una utenza mobile ad hoc, dal febbraio del 2023. Secondo l’accusa gli incontri avvenivano due volte al mese ma non sempre avveniva la cessione di denaro come, invece, accaduto lunedì quando Iorio è stato bloccato dalla Guardia di Finanza con 15mila euro contenuti in una busta. Nel corso delle perquisizioni avvenute martedì per i 18 indagati dalla Procura di Roma è stata acquisita una «enorme mole di documenti e dati». Tra i soggetti perquisiti anche Andrea Stroppa, referente in Italia di Elon Musk, a cui sono stati prelevati alcuni device.
(foto di repertorio Ansa)