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Maternità surrogata, la lettera dei “Papà per scelta”: «Da oggi i nostri figli sono considerati frutto di un reato»

16 Ottobre 2024 - 21:44 Ygnazia Cigna
La coppia, seguitissima sui social, esprime tutta la frustrazione per quella che definisce una misura ideologica e discriminatoria

«Da oggi i nostri figli verrano considerati frutto di un reato». Carlo Tumino e Christian De Florio sono conosciutissimi sui social come i «Papà per scelta». Un nome non casuale con il quale si raccontano e sensibilizzano sull’omogenitorialità, le famiglie di coppie omosessuali. Oggi un duro colpo alla loro storia: la maternità surrogata (Gpa) è diventata «reato universale». La legge Varchi, approvata in via definitiva al Senato, ora criminalizza la gestazione per altri in ogni sua forma, non solo nel nostro Paese dove è già vietata dalla legge 40/2004, ma anche se avviene all’estero, colpendo chiunque scelga questo percorso per diventare genitore, coppie eterosessuali o omosessuali. «Da oggi, chi sceglierà di fare il nostro stesso percorso verrà considerato al pari dei peggiori criminali sulla faccia della terra», denuncia la coppia in un lungo post sui social.

«Scelta ideologia e violenta»

I due attivisti esprimono tutta la loro frustrazione per quella che vedono come una misura ideologica e discriminatoria. «Ci abbiamo provato a rovesciare la narrazione in questi anni, a parlare di omogenitorialità, di diritti riproduttivi, dei diritti civili che ci sono sempre stati negati come matrimonio egualitario e adozione. Ma loro invece che colmare vuoti legislativi, che fanno? Approvano un provvedimento violento, colpendo le nostre famiglie, i nostri bambini e cancellando l’omogenitorialità nel nostro Paese», chiosano. «Ma questi che ne sanno dell’amore?», incalzano.

«Continueremo a lottare»

Malgrado la delusione, la rabbia e la paura, il loro messaggio non è arrendevole: «Continueremo a lottare ogni giorno per affermare la bellezza e la libertà delle nostre famiglie e dei nostri figli, per quei giovani che non vogliono arrendersi all’idea di vivere in un paese illiberale. Come racconteremo ai nostri figli che quelli che dovrebbero tutelarli sono i peggiori bulli? Come spiegheremo loro che qui in Italia, i loro due papà, sono considerati dei criminali “universali”? Ci aggrappiamo però ad una certezza: questa legge sarà smontata e rimarrà nella storia come simbolo della vergogna universale e di una classe politica ottusa che ha ridicolizzato l’Italia per l’ennesima volta agli occhi del mondo», proseguono. «Quanto dolore e quanta fatica. Oggi – concludono – è un giorno triste perché chi ha il dovere di tutelarci ha deciso di considerarci al pari dei peggiori criminali sulla terra. Da domani riprenderemo a sbattergli in faccia l’amore che ha generato la nostra famiglia».

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