«Si è rifatta le labbra con i soldi della politica»: ma la sindaca di Latina ha avuto un tumore
Matilde Celentano, 64 anni, è la sindaca di Latina per Fratelli d’Italia. E da qualche tempo la accusano di aver ritoccato il suo viso per questioni estetiche. Ma non è così, spiega oggi al Messaggero: «Ma quale botulino, sono quattro mesi di cortisone». E spiega: «Il problema non è se io mi sono fatta o meno il botulino, credo di essere libera di fare ciò che voglio come ognuno di noi, il problema è l’insulto, l’offesa, sono inaccettabili». Soprattutto quelli delle donne come lei: «Non potevo crederci».
Gli screenshot
Tra gli screenshot che Celentano ha conservato per la denuncia ce n’è uno che dice: “L’ho incontrata una sera a cena e vi assicuro che adesso è tutta rifatta in viso, ecco i soldi che fine fanno. Sti politici è tutto un magna magna”. E in un altro: “Le labbra a canotto no”. Poi altri insulti, “non fate vedere questo faccione”. E lei: «Denuncerò tutto alla Polizia postale, gli insulti e la violenza verbale sono una cosa terribile, un imbarbarimento che può portare a conseguenze devastanti, quante ragazze sono state indotte al suicidio per le offese e le derisioni diffuse sui social? Ho sopportato, ho cercato di non pensarci, c’è chi ha chiesto anche a persone a me vicine chi è il mio chirurgo… questa volta non mi fermo e se otterrò un risarcimento lo darò in beneficenza a chi si occupa delle vittime degli hater e della violenza di genere. Perché questa lo è, ripeto: se fossi stata un sindaco uomo sarebbe successo? Non credo proprio».
Giudizi
E ancora: «È intollerabile che debba essere giudicata non per quello che faccio come sindaco ma per il sospetto del mio ricorso alla chirurgia estetica. So di essere un personaggio pubblico e mi prendo tutte le critiche, ma deve finire questo attacco alle donne, anche a quelle che decidono di sottoporsi a interventi estatici per sentirsi meglio, perché dietro spesso ci sono problemi psicologici e di salute». Infine, conclude nel colloquio con Monica Forlivesi: «Non nascondo che il mio fisico ha subito delle modifiche, transitorie, dovute alle cure, ma in ogni caso anche se fossi ricorsa a interventi di chirurgia estetica nessuno ha il diritto di giudicare, non solo me ma tutte le donne che hanno fatto scelte simili. Lo trovo becero e irrispettoso. La derisione del corpo e la discriminazione di una persona sono una vergogna. Per ciò questa volta non mi fermo, sono loro che vanno fermati».