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Stop ai test d’ingresso per Medicina, ma il numero chiuso resta: «Ci sarà una graduatoria dopo i primi sei mesi di lezioni»

16 Ottobre 2024 - 11:47 Ugo Milano
test ingresso medicina stop
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La commissione Istruzione del Senato ha approvato il disegno di legge. Il governo punta a introdurre le nuove regole già dall'anno scolastico 2025-2026

Niente più test d’ingresso. Per entrare nelle facoltà di Medicina delle università bisognerà frequentare un semestre ad accesso libero, al termine del quale verrà stilata una graduatoria nazionale, che terrà conto degli esami fatti. Ad annunciare la novità sono Roberto Marti e Francesco Zaffini, presidenti rispettivamente della commissione Istruzione e della commissione Sanità del Senato. L’intenzione del governo, hanno spiegato i due parlamentari, è di introdurre la novità già dall’anno accademico 2025-2026, ma tutto dipenderà dall’iter del provvedimento alla Camera e al Senato. Con l’abolizione dei test d’ingresso, i posti per le facoltà di Medicina passerebbero dagli attuali 20mila a circa 25mila.

La graduatoria dopo sei mesi di lezioni

Il disegno di legge, che inizia ora il suo iter parlamentare, prevede che il proseguimento degli studi al secondo semestre per chi si iscrive a una facoltà di Medicina sarà condizionato dal conseguimento di tutti gli esami previsti per il primo semestre, che saranno uguali per tutti. I voti ottenuti a questi esami finiranno per comporre una graduatoria di merito a livello nazionale. Per gli studenti che non superano la selezione per il secondo semestre, sarà possibile utilizzare i crediti formativi acquisiti nei primi sei mesi per iscriversi ad altri corsi di laurea, offrendo così una seconda chance senza la perdita dell’anno accademico.

La novità anche per Odontoiatria e Veterinaria

Il nuovo sistema a cui sta pensando il governo riguarda non solo i corsi di laurea in Medicina, ma anche Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria. Il testo è stato approvato dalla commissione Istruzione del Senato e deve passare ora in Aula e poi alla Camera. «Viene abolito il test con le domande schizofeniche, con una valutazione estemporanea di test a crocette. Si tratta di una legge delega, i particolari saranno precisati appunto nella delega», ha chiarito Francesco Zaffini. Soddisfazione anche da parte di Anna Maria Bernini, ministra all’Università, che parla di «passo storico per garantire a tutti i ragazzi l’opportunità di diventare professionisti in ambito medico». Il fabbisogno di futuri nuovi medici, ha ricordato Bernini, «è di 30mila professionisti, per di più nei prossimi sette anni. Per soddisfarlo abbiamo già aumentato i posti disponibili per i corsi di laurea in medicina e chirurgia e veterinaria. Ma con oggi rivediamo completamente i criteri di selezione».

L’orientamento per gli studenti delle superiori

Il disegno di legge, spiegano dal ministero dell’Università, prevede anche una serie di iniziative di orientamento già durante gli ultimi anni di scuola secondaria, con percorsi specifici per favorire l’ingresso nei corsi di laurea. «Gli studenti – si legge in una nota del Mur – potranno beneficiare di una formazione mirata e, in caso di mancata ammissione al secondo semestre, del riconoscimento dei crediti acquisiti per proseguire in altri percorsi di studio. Questa strategia mira a ottimizzare le risorse disponibili e garantire una preparazione di qualità in un settore cruciale per il Paese».

In copertina: Un test di ingresso per la facoltà di medicina al Lingotto di Torino, 3 settembre 2020 (ANSA/Alessandro Di Marco)

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