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Che cosa è successo ai bilanci di Chiara Ferragni?

chiara ferragni attrice film maserati
chiara ferragni attrice film maserati
Fenice e Sisterhood dovevano presentarli entro aprile. E ancora non ce n'è traccia. Sullo sfondo la trattativa con gli altri soci per la vendita delle quote

I bilanci delle aziende di Chiara Ferragni sono in ritardo. O meglio: quelli di Fenice e di Sisterhood. Una delle imprese dell’influencer è in ritardo. A metà ottobre 2024 non ha ancora licenziato il consuntivo 2023. E di conseguenza anche l’altra lo è, visto che è la holding che si trova in cima all’impero valutato 100 milioni di euro prima del caso Balocco. Tbs Crew, l’altra azienda, ha già archivato il 2023 con 4,4 milioni di utile. Il consiglio di amministrazione di Fenice è composto da Paolo Barletta come presidente e Ferragni come amministratore delegato. Barletta è proprietario di Alchimia, che detiene il 40% di Fenice e vorrebbe uscire. Poi c’è Pasquale Morgese che ha il 27,5% e sta facendo guerra sulla gestione.

Fenice e Sisterhood

Il Corriere della Sera spiega che il cda non ha nemmeno convocato le assemblee. E questo succede perché la tensione tra i soci potrebbe aver messo in discussione il futuro della società. Anche se un piano industriale 2025-2029 esiste, come dice la relazione al bilancio di Alchimia. Che ha deciso di non svalutare la partecipazione in Fenice, iscritta a bilancio per 15,8 milioni. Perché ritiene la tempesta perfetta sulla beneficenza «una crisi episodica e temporanea». Ferragni (32,5%), Barletta (40%) e Morgese (27,5%) intanto litigano sui marchi. Barletta era pronto a uscire già dal 2023. Il fatturato è basato per il 90% su e-commerce e royalties sui marchi. Per questo Ferragni potrebbe liquidare gli altri soci. Oppure trovare un investitore che creda in lei e li sostituisca. Prendendo il loro posto nelle società e nel business.

La trattativa

C’è comunque una trattativa tra Barletta e Ferragni per rilevare il 40%. Il nodo, ovviamente, è il prezzo. E il valore del marchio Ferragni è la questione centrale. Anche per Morgese, che di mestiere fa abbigliamento e scarpe, ed è del tutto fuori dalla gestione. Per questo manda lettere e prende iniziative legali che contestano gli atti del passato. E l’inerzia sul presente. Lo showdown sembra inevitabile e imminente. Forse per questo i bilanci sono in ritardo.

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