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Concorso dirigenti, fine dei ricorsi: il Consiglio di Stato sblocca oltre 500 assunzioni ferme da anni

17 Ottobre 2024 - 14:06 Ygnazia Cigna
Il Consiglio di Stato ha messo fine a una lunga serie di incertezze e contenziosi sul concorso dirigenti, sbloccando assunzioni
Il Consiglio di Stato ha messo fine a una lunga serie di incertezze e contenziosi sul concorso dirigenti, sbloccando assunzioni
Confermata la decisione del Tar che aveva dato ragione al ministero dell'Istruzione respingendo le impugnazioni dei partecipanti

Il Consiglio di Stato ha messo fine a una lunga serie di incertezze e contenziosi confermando la validità del concorso riservato per dirigenti scolastici, indetto nel giugno 2023. Questo concorso, che era stato temporaneamente bloccato lo scorso agosto a causa di numerosi ricorsi, potrà ora procedere senza più ostacoli, aprendo la strada all’assunzione di 519 nuovi dirigenti scolastici che erano rimasti in stand-by. Il caso è nato quando alcuni partecipanti al concorso – gli aspiranti dirigenti – hanno fatto ricorso, sostenendo che la procedura non fosse regolare. Tutto, in realtà, affonda radici ancor più lontane, ovvero al concorso ordinario per dirigenti scolastici del 2017, che aveva dato il via a una lunga serie di contenziosi legali, tra ricorsi e controricorsi. Per mettere fine a queste controversie, era stato organizzato un concorso straordinario riservato – questo del 2023 -, con l’obiettivo di risolvere le questioni ancora in sospeso dal concorso precedente. Tuttavia, la situazione si è ulteriormente complicata per via di ulteriori ricorsi.

La sentenza del Tar

Il Tar del Lazio, nelle scorse settimane, ha però respinto queste contestazioni, affermando che non c’erano basi solide per fermare le procedure. Nonostante ciò, i ricorrenti avevano deciso di fare appello al Consiglio di Stato, che con quest’ultima sentenza ha scelto di confermare la decisione del Tar, chiarendo che le preoccupazioni sollevate dai ricorrenti non sono, al momento, sufficientemente rilevanti.

I prossimi passi

Questa sentenza ha un impatto concreto: la strada è ora sgombra dai contenziosi legali e sblocca la graduatoria dei candidati e conferma i punteggi assegnati all’epoca, permettendo ai nuovi dirigenti di prendere servizio nelle loro scuole. Il blocco della graduatoria aveva infatti creato molti problemi, con scuole costrette a essere guidate da dirigenti temporanei, spesso con incarichi su più istituti, anche distanti tra loro, come nel caso di un dirigente che era stato assegnato a due scuole a ben 160 km di distanza. Dall’Anp (Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola) arriva ora il sollecito al Ministero dell’Istruzione e del Merito a rendere pubblica la data e le modalità con cui i nuovi dirigenti scolastici potranno prendere servizio nelle rispettive sedi, mettendo fine alla situazione di emergenza che ha causato non pochi disagi nel sistema scolastico.

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