In Evidenza Cop29Donald TrumpGoverno Meloni
ECONOMIA & LAVOROGoverno MeloniLegge di bilancioTasse

Legge di bilancio, il taglio delle detrazioni a single e coppie: chi è senza figli pagherà di più

legge di bilancio 2025 detrazioni
legge di bilancio 2025 detrazioni
La manovra 2025: risparmi per un miliardo di euro dal tetto. Come funzionano le fasce di reddito e il numero di figli. Il quoziente familiare sotto la lente

Più di un miliardo di euro di risparmi l’anno. Ma a discapito di single, famiglie senza figli a carico e con redditi medio alti. È uno degli effetti del tetto alle detrazioni nella Legge di Bilancio annunciata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Chi ha un reddito superiore ai 50 mila euro l’anno subirà un calo delle detrazioni, che arriverà al suo massimo per chi è single e guadagna più di 100 mila euro l’anno. Le detrazioni non saranno più quindi uguali per tutti. Incluse le spese mediche e gli interessi passivi sui mutui. Così come quelle al 50% sulle ristrutturazioni edilizie. Che restano confermate anche per il 2025, ma solo sulla prima casa. Mentre sulle seconde l’aliquota scende al 36%. A partire dal 2025 e con la nuova manovra verranno articolate per carichi familiari e fasce di reddito.

Fasce di reddito e numero di figli

Il governo crea quindi delle fasce di reddito che si vanno a incrociare con il numero di figli per i massimali di spesa. Più basso è il reddito e più alto il numero di figli, maggiore sarà la detrazione. Altrimenti, scenderà. Non cambiano le aliquote: sanità e interessi sui mutui restano al 19%. Così, spiega Repubblica, un single con 50 mila euro di reddito e senza figli avrà un tetto più basso da detrarre. Invece di un massimale di 4 mila euro sui mutui, è l’esempio, ne avrà uno da 2 mila. Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha spiegato che le fasce di reddito saranno tre: tra zero e 50 mila, tra 50 mila e 100 mila e sopra i 100 mila euro. Il gettito ricavato non servirà ad aumentare le detrazioni di chi ha figli. Caleranno solo quelle di chi non le ha. Il nuovo sistema vale a partire dal 2025. Ovvero con le detrazioni fiscali che vanno in dichiarazione dal 2026.

Quoziente familiare

Il Corriere della Sera spiega che il nuovo sistema sarà una sorta di «quoziente familiare» applicato alle spese detraibili. E anche per quanto riguarda la detraibilità degli interessi passivi sui mutui dovrebbero essere interessati al nuovo sistema i contratti stipulati dal 2025 in poi. Infine, per le fasce di reddito, si considereranno i redditi individuali. Sempre in materia di detrazioni, Leo ha detto che sui figli a carico la detrazione «sarà di 950 euro fino a 30 anni d’età e oltre i 30 anni in caso di disabilità». Infine, sull’assegno unico il governo interviene solo parzialmente. Ovvero scorpora l’assegno dall’Isee, ma solo ai fini del bonus per l’asilo nido. Troppo poco, dice il Forum delle associazioni familiari. Tanti hanno rinunciato alle borse di studio per l’università o all’accesso ai buoni trasporti e mensa. Bonus saltati del tutto in alcuni casi, ridotti drasticamente in altri.

Articoli di ECONOMIA & LAVORO più letti
leggi anche