Senigallia, Valditara chiede approfondimenti sul caso del 15enne morto suicida: «La scuola deve saper intercettare bullismo e violenza»
Il ministero dell’Istruzione sta svolgendo delle verifiche sul caso di Leonardo Calcina, il ragazzo di 15 anni morto suicida per bullismo il 14 ottobre scorso a Senigallia, nelle Marche. Il ministro Giuseppe Valditara ha contattato Donatella D’amico, direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale, chiedendo di approfondire l’episodio, anche alla luce delle dichiarazioni rese dai genitori del ragazzo e di alcuni coetanei. Stando a quanto ricostruito finora, Leonardo Calcina è stato vittima di numerosi episodi di bullismo a scuola, dove ha subìto molestie fisiche e verbali da parte di alcuni compagni, che lo deridevano per il suo aspetto e il suo comportamento.
L’intervento di Valditara
«La scuola deve essere, innanzitutto, una comunità umana ed educante, in cui il ruolo del docente non si limita alla trasmissione dei saperi ma si estende alla costruzione, all’interno della classe, di rapporti improntati all’ascolto, all’accoglienza, al rispetto reciproco e alla capacità di suscitare entusiasmo, serenità, e interesse tra gli studenti. È questo che rende centrale e insostituibile la figura del docente», ha commentato Valditara. Secondo il ministro, «è fondamentale che la scuola sappia intercettare le fragilità dei giovani ma anche educare alla responsabilità individuale, intervenendo con autorevole severità in presenza di comportamenti improntati a violenza, a prepotenza e a bullismo».