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Neonati sepolti, il Tribunale del Riesame accoglie l’appello: Chiara Petrolini dovrà andare in carcere

17 Ottobre 2024 - 16:38 Ugo Milano
chiara petrolini tribunale riesame carcere
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La 21enne è attualmente ai domiciliari per l'omicidio del secondo figlio e la soppressione del cadavere del primo. Si attende l'appello in Cassazione della difesa

Il Tribunale del Riesame di Bologna ha disposto il carcere per Chiara Petrolini, la 21enne indagata dopo il ritrovamento dei resti di due neonati nel giardino della casa familiare di Traversetolo. Accolto dunque integralmente l’appello della Procura di Parma. La giovane è al momento agli arresti domiciliari per l’omicidio del secondo figlio del 7 agosto 2024 e per la soppressione dei cadaveri di questo e del primo figlio, partorito il 12 maggio 2023. Il trasferimento in carcere non sarà eseguito immediatamente: si attende prima che vengano pubblicate le motivazioni e l’eventuale ricorso in Cassazione.

I tempi per il ricorso

Il provvedimento, depositato in data martedì 15 ottobre e comunicato oggi 17 ottobre, accoglie dunque l’appello contro l’ordinanza del giudice delle indagini preliminari, che invece aveva disposto la misura cautelare dei domiciliari per omicidio premeditato (il secondo figlio) e soppressione di cadavere (il primo figlio). Il Gip aveva negato il carcere, come invece chiedevano il procuratore Alfonso D’Avino e la pm Francesca Arienti, perché aveva riqualificato il fatto del 7 agosto 2024 come occultamento – e non soppressione – di cadavere.

Da quando sarà depositata, con motivazione, l’ordinanza, la difesa affidata all’avvocato Nicola Tria avrà quindici giorni di tempo per fare ricorso in Cassazione. Intanto, il legale della 21enne ha ribadito la sua posizione: «A mio avviso gli arresti domiciliari sono in realtà adeguati al contenimento delle esigenze cautelari proprie di questa vicenda». E ha aggiunto: «La misura cautelare non può e non deve mai rappresentare un’anticipazione della pena». Si prevede, dunque, l’appello alla Corte di Cassazione.

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