Omicidio Marco Vannini: la villa dei Ciontoli finisce all’asta
«Villino a Ladispoli composto al piano terra da centrale termica e guardino di pertinenza, al primo piano da salone, cucina, bagno, disimpegno e ampia terrazza, al piano secondo da tre camere di cui una con balcone e bagno». Sembrerebbe un annuncio qualunque, se non fosse che in quel villino ha perso la vita Marco Vannini, 21enne bagnino di Cerveteri ucciso con un colpo di pistola da Antonio Ciontoli, il padre di Martina, la fidanzata di Marco, la notte del 18 maggio 2015. Quella casa compare da oggi sui siti di annunci immobiliari, come immobile all’asta. Si parte da 157mila e 500 euro circa. Dentro le foto, a corredo, dal salotto, fino al bagno luogo in cui Marco fu colpito. Proprio davanti a quell’edificio nel 2018 il Comune di Ladispoli realizzò una targa in ricordo di Marco: «Chi diceva di amarti ti ha lasciato morire, ma nessuno farà mai morire il nostro amore per te, mamma e papà». Secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse il ricavato dell’asta andrà alla famiglia Vannini per il risarcimento.
Il 3 maggio 2021 la Cassazione ha confermato le condanne della sentenza di appello bis del 30 settembre scorso. Antonio Ciontoli è stato condannato a 14 anni di reclusione per omicidio volontario mentre la moglie Maria Pezzillo e i figli Federico e Martina dovranno scontare nove anni e quattro mesi di carcere per concorso anomalo in omicidio volontario.