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Tinì Cansino, da sex symbol a opinionista di Uomini e Donne: «Sono per la parità, però mi piace essere una donna»

17 Ottobre 2024 - 08:14 Alba Romano
tinì cansino mediaset
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L'ex protagonista di Drive In: «La femminilità è un dono, non va nascosta»

Tinì Cansino, pseudonimo di Photina Lappa in carriera ha raccontato anche di essere la nipote di Rita Hayworth. «Le assomigliavo e fu la mia fortuna. La prima volta che me lo fecero notare avevo 16 anni e stavo provando un rossetto in profumeria, sotto casa. Non la conoscevo nemmeno, ero troppo giovane. Fu un’idea del mio agente italiano, Alberto Tarallo, a cui devo tanto. Era una bugia e un po’ mi vergognavo», dice oggi in un’intervista al Corriere della Sera. Nel colloquio con Giovanna Cavalli però ricorda che entrambe sono della Bilancia. La sex symbol delle ragazze di Drive In nel frattempo è diventata opinionista di Uomini e donne. Ma ricorda il passato con piacere.

Gilda

«Per rendermi ancora più uguale a Gilda mi tinsero i capelli di un rosso più acceso e ci aggiunsero le onde», ricorda. In tv «stavo molto attenta a fare le cose giuste, avevo studiato danza, conoscevo la disciplina e l’impegno. Non mi rendevo conto che fosse un provino così importante. Mi portai da casa un semplice body da ballerina. Poi per lo show mi fecero mettere vestiti bellissimi, fatti a mano dalle sarte di scena». Anche perché «ero sexy, ma le ragazze lo sono tutte. A quei tempi qualcuno restò scioccato, perché c’erano più tabù. La femminilità è un dono, non va nascosta». Anche se di essere un sex symbol «nemmeno me ne rendevo conto, ero troppo ingenua. A quell’età non ti piaci quasi mai. Non mi sentivo bella. Non ero alta e avevo i capelli lisci, dritti, invece avrei voluto essere riccia».

Le ragazze fast food

Dice di aver ricevuto anche qualche proposta di matrimonio: «Ricevevo tante lettere, alcune molto commoventi, anche dalle carceri. Un ragazzo mi scrisse: “Ti amo come la Madonna”». Con le colleghe non c’erano invidie e dispetti: «No, assolutamente. Con Lory Del Santo abbiamo cominciato insieme. Lei era la cassiera, io la capa delle Fast food, tra noi non c’era nessuna gelosia. La ricordo con tanto affetto, quando aveva il pancino che cresceva del suo piccolo Conor. Eva Grimaldi era una carissima amica. Con Carmen Russo mi incrociavo più che altro agli show di Capodanno». Anche se le femministe ce l’avevano con lei: «Mi vedevano come una donna oggetto, mentre io mi sentivo soltanto una donna. Erano arrabbiatissime, mi arrivavano messaggi terribili. Poi forse si sono pentite. Soffocare la propria femminilità è sbagliato, esibirla non ti rende automaticamente un oggetto. La donna che indossa un reggiseno a balconcino non lo fa solo per attrarre qualcuno, ma per sé stessa. Sono per la parità, però mi piace essere una donna-donna e che l’uomo sia uomo».

Berlusconi

Ricorda anche Silvio Berlusconi: «Era il nostro Imperatore, lo chiamavano tutti così. Selezionava personalmente le cassette con i provini, era un vero artista. Ci invitò a pranzo ad Arcore per firmare il contratto. A tavola raccontò che, dalla pila che gli avevano consegnato, aveva preso quelle sotto. Compresa la mia. Sono stata fortunata». Poi l’addio dopo cinque anni: «Nel frattempo avevo conosciuto il mio ora ex marito Claudio. Mi sono sposata e dopo Voula ho avuto altri due figli, Tamara e Nicolas. Ho scelto di dedicarmi alla famiglia e no, non me ne sono pentita». E ha fatto altri lavori: «La commessa. Cassiera in una macelleria, io che sono vegetariana. Infatti sono durata due giorni e mezzo».

Maria De Filippi

Infine, l’incontro con Maria De Filippi: «Seguivo sempre tutte le trasmissioni tv di Maria De Filippi. Amici, C’è posta per te, Uomini e donne . Mi piaceva lei come persona, oltre che come conduttrice. Mi sono autoproposta per lavorare in un suo programma. In qualunque ruolo. Mi hanno fissato un appuntamento. E Maria mi ha dato la possibilità di fare l’opinionista fissa a Uomini e donne . Era il 2012, credo». E conclude: «L’amore fa paura a tutti, anche a me. Quando due persone si incontrano e si piacciono è magnifico. Però non è facile lasciarsi andare, aprirsi con l’altro, fidarsi è difficile».

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