In Evidenza Governo MeloniLibanoPremio Nobel
ATTUALITÀBancheBariInchiesteIntesa SanpaoloLicenziamentiPrivacyPugliaSpionaggio

Dov’è finito Vincenzo Coviello? L’ex bancario che spiava vip e politici non si fa più vedere a Bitonto

17 Ottobre 2024 - 20:18 Ugo Milano
vincenzo coviello bancario spione giorgia meloni arianna meloni ignazio la russa luca zaia
vincenzo coviello bancario spione giorgia meloni arianna meloni ignazio la russa luca zaia
Secondo il "Corriere", il 52enne non sarebbe più a casa sua. E intanto la procura è al lavoro sui dispositivi elettronici

Vincenzo Coviello, l’ex bancario di 52 anni indagato per aver spiato i conti correnti e le carte di credito di decine di politici e personalità dello spettacolo, è svanito nel nulla. Secondo il Corriere della Sera, l’ex dipendente di Intesa San Paolo non si trova più nella sua casa di Bitonto e da una settimana non lo vede più nessuno in paese. Nell’appartamento, scrive il giornalista Mauro Denigris, sembra non esserci nessuno e il telefono dello studio del suo commercialista squilla a vuoto. «Veniva ogni giorno ad acquistare Il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, ma non si vede da giorni», racconta il suo edicolante di fiducia.

L’indagine dei pm

Con ogni probabilità, Coviello sta cercando di sfuggire a giornalisti e curiosi, almeno fino a quando l’interesse per la vicenda sarà scemato. Il 52enne è indagato dalla procura di Bari per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, Coviello avrebbe effettuato 6.637 accessi abusivi a clienti di Intesa San Paolo. Tra le migliaia di vittime ci sono politici (Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, Matteo Renzi, Enrico Letta, Giuseppe Conte) ma anche personaggi dello sport e dello spettacolo (Francesco Totti, Al Bano, Carlo Verdone).

Le consulenze sui dispositivi elettronici

Coviello assicura di aver agito da solo e mosso da semplice curiosità. Ma secondo la procura è verosimile che ci sia un’altra persona coinvolta, ossia il possibile mandante degli accessi abusivi e destinatario delle informazioni acquisite. A fare luce sulla questione potrebbero essere le consulenze della procura di Bari sui dispositivi informatici sequestrati a Coviello, affidate ai consulenti informatici Raffaele Colaianni e Davide Carnevale. I due professionisti avranno il compito di studiare gli accessi abusivi al sistema informatico della banca e accertare se Coviello abbia scaricato i dati riservati che consultava e se li abbia conservati e/o ceduti a terzi. Le indagini, quindi, dovranno anche accertare se Coviello avesse dei complici ai quali ha ceduto le informazioni riservate.

Articoli di ATTUALITÀ più letti
leggi anche