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La comicità secondo Francesco Fanucchi: «Suscitare una risata è una forma di manipolazione» – L’intervista

18 Ottobre 2024 - 14:49 Gabriele Fazio
Il nuovo tour del comico classe 1994 parte stasera da Milano. A Open dice: «Il comico ha la responsabilità morale di far ridere nella maniera più intelligente possibile e di raccontare la realtà nella maniera più onesta possibile»

«Riuscire a suscitare una risata è anche una forma abbastanza sofisticata di manipolazione», confessa a Open Francesco Fanucchi, comico lucchese classe 1994, rappresentante di quella zona franca del mondo della comicità chiamata stand up comedy. La sua tecnica di scrittura è perfetta, così come i suoi tempi comici, la costruzione della battuta e l’autoironia anche, che gli permette di modellare la sua disabilità a uso e consumo della sua cifra stilistica. Il tour del nuovo spettacolo Molto pop partirà stasera da Milano, Teatro Lirico Giorgio Gaber, per poi proseguire in tutta Italia, dalle grandi città come Torino e Roma, fino al sud e la provincia. Il pubblico dunque avrà la possibilità dunque di vedere dal vivo quell’artista che su YouTube viene inondato di visualizzazioni.

La responsabilità di un comico

Beppe Grillo, Volodymyr Zelensky, ma anche i Late Show statunitensi, la comicità non è più soltanto un modo per sdrammatizzare la realtà, ma un modo di leggerla: una visione che attraverso la risata si fa nitida in una comunicazione politica che si fa sempre più spettacolare e priva di sostanza. Forse anche per questo i comici sono così seguiti, spesso con grande devozione da parte del pubblico. Quanta responsabilità si nasconde in tutto questo? «Il comico – risponde Fanucchi – ha la responsabilità di far ridere nella maniera più intelligente possibile e di raccontare la realtà nella maniera più onesta possibile, ma non è una responsabilità morale, piuttosto estetica. Cioè, riuscire a far ridere, provocare un’emozione, una riflessione, uno spunto di domanda…Mentre la responsabilità morale e politica implica anche un’azione politica. Proprio per questo non chiede di essere preso sul serio».

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