«Voi con queste gonnelline mi provocate»: l’inchiesta sulle molestie nelle scuole di giornalismo
«Voi con queste gonnelline mi provocate» è il titolo dell’inchiesta dell’Investigative Reporting Project Italy (Irpi) sulle molestie sessuali durante gli stage degli studenti di giornalismo. E che parla di discriminazioni, atti persecutori, ricatti e persino abusi. Tre giornaliste, Francesca Candioli, Roberta Cavaglià e Stefania Prandi, per otto mesi hanno raccolto le testimonianze di 239 studentesse e studenti delle 10 scuole di giornalismo riconosciute dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. E loro hanno raccontato le discriminazioni e le violenze verbali e sessuali durante i corsi e gli stage.
Le prove
Un terzo delle intervistate ha fornito prove come screenshot, email, documenti e video delle molestie. La metà delle persone sentite ha riferito di aver assistito o saputo di molestie sessuali e verbali, tentate violenze sessuali, atti persecutori, stalking, ricatti e discriminazioni di genere. Il presidente del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, ha giudicato «gravissimi» i fatti riportati. E ha detto di non aver mai ricevuto, neppure in via informale,alcuna segnalazione: se gli fosse arrivata «sarebbe stata immediatamente avvertita la Procura interessata». Bartoli ha convocato un incontro con i direttori delle scuole, per ribadire «la necessità di intensificare la vigilanza e ogni iniziativa utile a prevenire e reprimere episodi di questo genere».