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Kentucky, l’uomo che si è risvegliato mentre gli stavano asportando gli organi: «Si dimenava, ci siamo fermati»

19 Ottobre 2024 - 20:28 Alba Romano
La surreale vicenda raccontata dalla sorella ai media Usa. Ancora oggi si sta prendendo cura di lui dopo il trauma

L’errore, anzi l’orrore di prelevare degli organi da una persona mentre è ancora in vita, è stato sventato per questione di minuti. È successo a Anthony Tomas Hoover II, un uomo del Kentucky dichiarato cerebralmente morto dei medici nel 2021 e che invece, oggi, era (ed è) ancora in vita. Tre anni fa, in seguito a un’overdose, fu portato al Baptist Health Hospital di Richmond. Dopo due giorni di ricovero, i sanitari informarono la sorella del decesso del paziente in seguito a un arresto cardiaco. Alcuni dei suoi organi, tuttavia, risultavano idonei per la donazione e così fu allestita la sala operatoria per procedere all’espianto.

Risveglio da incubo

Durante un trasporto sul lettino di Hoover, racconta oggi la sorella, «i suoi occhi si aprirono. Ci seguivano in giro. I medici ci tranquillizzarono dicendoci che erano solo riflessi, una cosa comune. Chi eravamo noi per mettere in discussione il sistema medico?». Il giorno seguente, l’uomo fu portato nella sala operatoria per l’asportazione. «Dopo un’ora, il medico uscì e ci prese da parte. Disse che Hoover non era pronto perché si era svegliato». Nei tre anni trascorsi da allora, a prendersi cura dell’uomo è stata sempre la sorella. «I medici ci avevano detto che mio fratello, nonostante il risveglio, non avrebbe vissuto ancora a lungo». Invece, Hoover è ancora vivo.

Lo sconcerto dei medici e le indagini

Il racconto di quanto avvenne nella sala operatoria durante quell’ora l’ha fatto un’infermiera: «Si muoveva, come se si volesse dimenare. Si vedevano anche le lacrime che scendevano. Hoover piangeva visibilmente». Solo allora i medici presenti capirono quanto stava accadendo, e si rifiutarono di procedere con il prelievo degli organi. Uno di loro, a quanto risulta, dichiarò: «Me ne vado, non voglio niente a che fare con questa cosa», prima di uscire dalla sala operatoria. Secondo la versione dell’infermiera, la struttura in un primo momento aveva anche provato a cercare un altro chirurgo che sostituisse i medici che non volevano procedere l’intervento. Il recupero degli organi, alla fine, fu annullato. Ma – scrive Npr -alcuni lavoratori del Baptist Health Hospital si sarebbero licenziati a causa dell’incidente dell’ottobre 2021. Sul caso è stata aperta un’inchiesta giudiziaria.

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