L’intelligenza artificiale migliora il riciclo: così due città americane hanno ridotto gli errori dei cittadini analizzando la spazzatura
In piedi davanti ai bidoni, con il dubbio su quale sia quello giusto per buttare quell’imballaggio fatto con due o tre diversi tipi di plastica, lo spazzolino, la ciotola che si è rotta, il vetro sporco. Tra regole iperlocali e rifiuti che mettono alla prova la capacità di chi li butta di capire di che materiale sono fatti, non sempre riciclare si rivela semplice. Un problema che si ripercuote sulle società che si occupano dello smaltimento, che si trovano di fronte a bidoni pieni di rifiuti che sarebbero dovuti finire da un’altra parte. Per venire a capo del problema, diverse città stanno sperimentando l’uso dell’intelligenza artificiale.
L’analisi degli errori nel riciclo con l’intelligenza artificiale
È il caso di East Lansing, cittadina universitaria del Michigan che conta circa 50 mila abitanti, ma dove il ricambio imposto dei cicli accademici rende difficile insegnare alla popolazione come separare la propria spazzatura. A illustrarlo alla Bloomberg City Lab Conference di Città del Messico è Cliff Walls, manager ambientale della città. Nato nel 2022, il sistema fotografa il contenuto dei bidoni che i residenti mettono fuori casa in attesa che vengano svuotati, identifica quali rifiuti vi sono stati inseriti erroneamente e scatta una foto dove questi vengono contrassegnati automaticamnte. Successivamente, l’immagine viene inviata per posta all’indirizzo di chi ha commesso l’errore, assieme ad alcuni consigli personalizzati. In un periodo di 24 settimane sono state spedite oltre 5 mila di queste cartoline, e la contaminazione del flusso di riciclaggio è diminuita di oltre un quinto.
I risultati dell’esperimento per migliorare il riciclo con l’AI
Le cartoline con un messaggio emotivo, ad esempio contenenti immagini di una famiglia che guarda la montagna di rifiuti di una discarica, si sono dimostrate le più efficaci, ha affermato Walls, con i destinatari, si legge su Bloomberg, che hanno commesso il 23% degli errori in meno rispetto al gruppo di controllo. La città canadese di Leduc, nella provincia dell’Alberta, ha lanciato un progetto pilota simile nel 2023 per tenere i materiali non organici fuori dai cassoneti comunali del compost. Grazie al progetto, il numero di errori riscontrati è passato dal 68% al 9%. Commentando i risultati degli esperimenti, gli esperti di cybersicurezza presenti alla conferenza hanno posto l’accento sull’attenzione che le amministrazioni comunali devono prestare alla gestione dei dati, poiché molto si può evincere delle abitudini di una persona dalla spazzatura che produce.
Immagine di copertina: Polina Tankilevitch / Pexels