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Il pasticcio di Piracy Shield, blocca Google Drive durante Juve-Lazio (anziché i siti pirata): cosa è successo

20 Ottobre 2024 - 15:13 Antonio Di Noto
piracy shield juventus lazio google drive
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Il sistema dell'AgCom contro la pirateria ha bloccato il servizio cloud di Google, mentre migliaia di italiani continuavano indisturbati a guardare la partita illegalmente

Sabato sera, anticipo di Serie A. Come da tradizione migliaia di italiani si sono seduti sul divano per guardare il big match di giornata alle 20.45. In questo caso Juventus – Lazio. Nel frattempo, tanti altri cercavano di accedere a Google Drive, ma lo trovavano bloccato. Per quanto strano possa sembrare, i due eventi sono collegati. A impedire l’accesso al servizio di Google che permette di salvare file e documenti online lavorandoci da dovunque si abbia una connessione internet è stato Piracy Shield, il protocollo definito da AgCom per impedire l’accesso alle piattaforme che trasmettono illegalmente le partite di calcio e altri eventi sportivi, attivo da febbraio 2024. Le prime segnalazioni di malfunzionamenti di Drive hanno iniziato a fare la comparsa su Downdetector intorno alle 20, e non sembrano arrestarsi nemmeno con l’avanzare del pomeriggio di domenica.

Cosa è successo tra Piracy Shield e Google Drive durante Juve-Lazio

«L’accesso al seguente sito che diffondeva illecitamente contenuti protetti dal diritto d’autore è stato disabilitato», era il messaggio che appariva a coloro che cercavano di usare Google Drive, mentre tanti altri, indisturbati, guardavano la partita sui siti che veramente trasmettono gli streaming illegali. Il pasticcio è dovuto al metodo utilizzato da Piracy Shield per bloccare la visione dei siti: viene impedito di accedere all’indirizzo IP – ovvero quello che identifica un computer all’interno della rete – da cui viene trasmesso il video indesiderato. Un sistema che più volte criticato dagli esperti, come fatto ad esempio da Stefano Zanero su Fanpage perché, proprio come gli indirizzi veri, anche gli IP possono cambiare, ma con maggiore velocità. Ricercando su Piracy Shield Search si può verificare che l’IP è stato sbloccato.

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