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Verona, prende a calci auto e vetrine, poi aggredisce gli agenti col coltello: ucciso dalla polizia. Salvini: «Non ci mancherà»

20 Ottobre 2024 - 11:24 Alba Romano
Un poliziotto ha sparato all'uomo fuori dalla stazione di Porta Nuova dopo che per ore aveva dato in escandescenze

La polizia ha ucciso un cittadino del Mali di 26 anni, già noto alle forze dell’ordine, questa mattina davanti alla stazione di Verona Porta Nuova, dopo che questi si era scagliato contro gli agenti armato di coltello. Rispondendo alla minaccia uno dei poliziotti ha aperto il fuoco, prima sparando alcuni colpi a scopo intimidatorio, poi colpendo a morte l’aggressore. Tutto è cominciato in realtà già prima dell’alba, quando l’uomo ha aggredito alcuni agenti della Polizia locale intervenuti per effettuare i rilievi legati a un incidente automobilistico. Il soggetto si sarebbe quindi diretto verso la stazione. Qui, in preda a un evidente stato di alterazione, dovuto probabilmente all’assunzione di alcool e/o droghe, ha preso a calci la biglietteria, danneggiandola, poi alcune auto ferme e la vetrina di una tabacchiera. Due ore più tardi, verso le 7 di questa mattina, l’uomo è tornato davanti alla stazione. A quel punto una pattuglia della polizia ha cercato di fermarlo per identificarlo. L’uomo però ha reagito con violenza, brandendo il coltello e tentando di aggredire gli agenti. Uno dei quali ha aperto il fuoco, uccidendolo. La zona attorno alla stazione di Porta Nuova è stata completamente transennata.

Il commento di Salvini

L’episodio ha scatenato le polemiche sulla sicurezza nella zona. Il primo commento è stato del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini che sui social ha commentato la morte dell’uomo scrivendo: «Con tutto il rispetto, non ci mancherà. Grazie ai poliziotti per aver fatto il loro dovere». Immediata la replica dell senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd, per il quale «è un principio elementare di umanità non gioire per la morte di una persona, qualunque cosa abbia fatto e vedere Salvini festeggiare per la scomparsa di un uomo è una vergogna per il nostro Paese, che lui dovrebbe rappresentare. Seminare odio fa male a tutti». A parlare per il Comune è stato nel pomeriggio l’assessore alla sicurezza Stefania Zivelonghi, a nome del sindaco Damiano Tommasi, impegnato a Chicago dove è previsto il suo intervento alla prima edizione di Vinitaly Usa. «Di fronte alla drammatica vicenda, una prima considerazione riguarda il forte e costante presidio presente nell’area della stazione – ha precisato – e il grande impegno delle forze dell’ordine, sempre in prima linea per la difesa della sicurezza dei cittadini. Al rammarico per la perdita di una vita umana – ha concluso – si unisce la grande solidarietà alla Polizia Ferroviaria e alla Polizia Locale coinvolte nell’ aggressione».

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