Totti e il ritorno in campo: «Alcune squadre di Serie A mi hanno chiamato. Un 10 in Italia? Manca, ma potrebbe tornare…»
Il chiodo su cui Francesco Totti ha appeso gli scarpini potrebbe preso rimanere vuoto? Sembra una suggestione più fantasiosa che altro, ma per un ritorno in campo la porta non sembra mai essere chiusa. Almeno quella della leggenda della Roma. «Ci sono state squadre di Serie A che mi hanno chiamato», ha confessato a margine di un evento organizzato da Betsson. «Ammetto che mi hanno fatto venire un po’ di pensiero», anzi «di pazzia». Anche perché Totti di anni ne ha 48, e il suo addio ai colori giallorossi risale a ormai sette stagioni fa. Ma, appunto, «mai dire mai».
La fine dolceamara e la voglia di rivincita
«Sarebbe difficile, ma ci sono giocatori che hanno giocato anche dopo tanti anni dalla fine della carriera. Dipende anche da dove giochi, con tutto il rispetto, ma se dovessi tornare in Serie A mi dovrei allenare bene bene». Il tono di Totti sembra essere serio, molto. Anche perché alla fine, per quanto siano universi opposti, il numero 10 ha continuato a giocare a calcio. Ha preso parte a numerose manifestazioni in giro per il mondo e, soprattutto, ha giocato con la sua squadra di calciotto (Totti Sporting Club). E la serietà è confermata dal fatto che già in passato si era reso protagonista di uscite simili. «Quando volti pagina non sai mai quello che ti aspetta», ha continuato il numero 10 commentando l’amaro addio al calcio. «È vero che c’è un inizio e una fine per tutto. Ma non è stata una mia scelta, non l’ho voluto io e quindi quella finestra è rimasta aperta. Forse anche per quello mi è rimasta quella cosa dentro».
Con la Lazio? Mai
A essere notizia è forse che Totti sia disposto a vestire colori diversi dal rosso e dal giallo della sua Roma. «Due tre mesi e sarei pronto. Gioco ancora a 48 anni: magari mezz’ora, 20 minuti». Due cose sono però tassativamente escluse. La prima: le possibili sirene dall’estero. «Se dovessi fare una pazzia la farei in Italia. Ma è una pazzia. Può darsi che mi chiami l’Inter… Facciamo spogliatoio, porto i cinesini». La seconda: il celeste della Lazio non sfiorerà mai la sua pelle. «Lazio? Nemmeno l’avrei presa in considerazione». Ma quella passione per la palla rotonda non è mai svanita, anzi batte più forte che mai: «Un 10 in Italia? Non c’è. Ma potrebbe tornare…».