Nucleare, entro fine anno la legge sulle nuove centrali. Fontana: «La Lombardia è disponibile»
Entro il 2024, ossia entro 70 giorni, il governo rispetterà l’impegno di presentare la legge quadro sulla realizzazione di nuove centrali nucleari. Il ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso, all’assemblea di Assolombarda, ha confermato l’intenzione di «elaborare entro fine anno un quadro normativo che permetta al nostro Paese di installare le nuove centrali nucleari di terza generazione avanzata, di quarta generazione e di lavorare anche sulla fusione». E c’è già chi ha dato la sua disponibilità a ospitare sul territorio le strutture sensibili. In testa, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: «La Regione Lombardia ha già detto da tempo di essere disponibile a perseguire questo obiettivo e individuare dei siti in questo territorio».
Nucleare e motori endotermici
Agli industriali Urso ha parlato del piano del governo. Osia individuare un «soggetto industriale che sia capace di realizzare nel nostro Paese, e magari di esportare, reattori nucleari di terza generazione avanzata e poi di quarta. Cioè costruiti secondo modelli industriali, piccoli e componibili, puliti e sicuri». Secondo il ministro infatti l’Italia non dovrà importare né progetti né impianti né tecnologia dall’estero. «Non vogliamo importare i reattori nucleari di altri Paesi. Vogliamo realizzarli in Italia attraverso la tecnologia, la scienza italiana per esportarli», esprimendo poi l’auspicio che i territori si facciano avanti per ospitare gli impianti, «non dieci, ma venti distretti industriali italiani ci chiedano di poterli installare in Italia». Non è l’unico punto importante uscito dall’assemblea. Gli imprenditori hanno annunciato che disobbediranno allo stop del Parlamento europeo ai motori endotermici, diesel e benzina, entro il 2035. Un divieto di vendita che il presidente Alessandro Spada , presidente Assolombarda, ha assicurato «non verrà rispettato».
Foto di repertorio: EPA/JIM LO SCALZO