Arrestato a New York l’ex ceo di Abercrombie: Mike Jeffries e il compagno sono accusati di traffico sessuale

Mike Jeffries, ex amministratore delegato del colosso della moda Abercrombie & Fitch, è stato arrestato nella mattinata di oggi – martedì 22 ottobre – a New York con l’accusa di traffico sessuale. Assieme a lui, scrive la Bbc, sono finiti in manette anche il suo compagno Matthew Smith e un presunto intermediario della coppia. L’indagine dell’Fbi è stata aperta dopo le rivelazioni di un’inchiesta giornalistica della Bbc secondo la quale l’ex ceo di Abercrombie e il suo partner avevano abusato sessualmente di decine di uomini, ospitati nelle loro residenze di New York e in diversi hotel in giro per il mondo. Gli avvocati di Jeffries e Smith hanno negato tutte le accuse.

Il coinvolgimento di A&F

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due avrebbero messo in piedi un sistema complesso, con tanto di intermediario, per reclutare uomini per gli eventi di Abercrombie & Fitch. Nell’inchiesta dell’Fbi è finito anche lo stesso colosso della moda, che è accusato di aver finanziato il traffico sessuale nel corso dei due decenni in cui Jeffries ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato.

I racconti delle vittime alla Bbc

Stando a quanto raccontato da dodici uomini alla Bbc, Jeffries e Smith avrebbero organizzato per anni decine di eventi che avevano il solo scopo di reclutare modelli in cambio di prestazioni sessuali. David Bradberry, una delle vittime, ha raccontato alla testata britannica di aver partecipato a un incontro in cui gli è stato fatto presente che avrebbe potuto incontrare il ceo di Abercrombie solo qualora fosse stato disponibile a praticare sesso orale.

La difesa del ceo di Abercrombie

In seguito all’arresto di Jeffries e Smith, gli avvocati della coppia hanno negato qualsiasi illecito da parte dei due uomini e hanno commentato: «Risponderemo in dettaglio alle accuse dopo che l’atto di accusa sarà stato desecretato e quando appropriato, ma abbiamo intenzione di farlo in tribunale, non sui media».

Foto di copertina: EPA/Alex Hofford