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Putin-Xi Jinping, l’intesa al vertice dei Brics: «Il mondo è nel caos, tra Russia e Cina relazione modello»

22 Ottobre 2024 - 18:17 Ugo Milano
brics vertice vladimir putin xi jinping
brics vertice vladimir putin xi jinping
A Kazan è iniziata una tre giorni che riunisce le principali economie emergenti del mondo. A margine del vertice, sette incontri bilaterali. È atteso per giovedì quello tra il presidente russo e il segretario dell'Onu Guterres

Un «relazione modello» tra Cina e Russia: è la definizione dei rapporti tra le due super-potenze mondiali che hanno dato gli stessi presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping. Il bilaterale di oggi, martedì 22 ottobre, tra i due capi di Stato è avvenuto a margine del summit dei Brics, l’incontro a Kazan tra i leader dell’organizzazione delle economie emergenti. I due Stati hanno poi rinnovato l’impegno a rafforzare la cooperazione reciproca, con l’obiettivo di «garantire la sicurezza globale».

Putin: «Insieme per un ordine mondiale giusto»

L’incontro tra Putin e Xi è stata in realtà un’aggiunta dell’ultimo minuto al fitto programma di Kazan. O, per meglio dire, alla densa agenda di Vladimir Putin. L’annuncio del bilaterale è stato dato dal consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov solo in mattinata, più o meno in concomitanza con l’arrivo del leader cinese in Russia. Il bilaterale, finito verso le 17.30 ore locali, è stato occasione per i due Stati di ribadire le loro intese a livello internazionale. Secondo Putin, «Russia e Cina sono diventate un modello di come dovrebbero essere costruire le relazioni tra gli Stati del mondo moderno». E in nome di questa collaborazione proficua, lo stesso presidente russo ha ribadito l’intenzione di «rafforzare ulteriormente la cooperazione» con Pechino. L’obiettivo dichiarato è quello di «garantire la sicurezza globale e un ordine mondiale giusto».

Xi Jinping: «Cooperiamo in un’era di caos»

Anche il presidente cinese Xi Jinping ha elogiato il meccanismo di cooperazione dei Brics nella lotta per «un futuro migliore per il Sud globale: è la piattaforma più importante per solidarietà e cooperazione tra i Paesi emergenti e in via di sviluppo. È il pilastro che promuove la realizzazione di una multipolarizzazione mondiale equa e ordinata e di una globalizzazione economica universalmente vantaggiosa e inclusiva», ha detto Xi secondo quanto riferito dalla tv di Stato cinese. Una realtà importante a maggior ragione considera che, ha osservato l’autocrate di Pechino, il mondo attraversa «grandi cambiamenti mai visti in un secolo e la situazione internazionale è intrecciata con il caos». Secondo Xi il vertice che si apre domani a Kazan dovrà incoraggiare «tutte le parti a creare consenso, inviando un segnale positivo di unità e di cooperazione, promuovendo la collaborazione strategica e la cooperazione pragmatica in vari campi». Su queste basi, «ci sono molte nuove opportunità per dare un contributo maggiore alla promozione della costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l’umanità».

I leader in arrivo e il faccia a faccia Putin-Guterres

Il dialogo Xi-Putin, per il peso degli interlocutori, è ovviamente il punto apicale di una tre giorni che promette altri incontri di peso. Il vertice Brics, che terminerà il 24 ottobre, vede infatti tra i partecipanti anche i leader di Brasile, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran e Sudafrica. Per dirla in numeri: il 37,4% del Pil mondiale, cioè circa 60mila miliardi di dollari. Non parteciperanno solo i capi degli Stati membri: a Kazan è prevista la partecipazione di 24 rappresentanti, tra cui il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Vladimir Putin avrà giovedì un dialogo anche con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Sarà il primo faccia a faccia tra i due da quello di aprile 2022, due mesi dopo l’invasione russa in Ucraina. In totale secondo il Cremlino «saranno sette gli incontri bilaterali». Quello con il presidente brasiliano Lula è avvenuto via telefono, dopo che un incidente domestico ha provocato una piccola emorragia cerebrale al leader sudamericano.

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