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Hezbollah rivendica l’attacco a Netanyahu. Ma Israele ordina di evacuare e la conferenza stampa del portavoce salta – Il video

22 Ottobre 2024 - 15:24 Ugo Milano
La milizia sciita promette di colpire di nuovo il premier israeliano. Proprio in quel momento l'Idf lancia il nuovo attacco su Beirut: scatta il panico

Una ventina di microfoni davanti al portavoce di Hezbollah, Muhammad Afif, mentre ufficializza quello che si presumeva da giorni. Il drone che sabato 19 ottobre ha colpito la casa del premier israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea veniva proprio dall’arsenale della milizia filo-iraniana. Una rivendicazione forte – con annessa nuova minaccia: «Se le nostre mani non ti hanno raggiunto questa volta, tra noi e te ci sono giorni, notti e terreno» – che dimostra le capacità militari ma pure il salto di qualità nell’agenda di Hezbollah. Peccato che, proprio mentre il portavoce stava stampando il bollino su quell’attacco, piombasse nella sala dove si stava tenendo la conferenza stampa l’avvertimento sulla risposta di Israele in arrivo su quella stessa zona. Un portavoce in lingua araba dell’Idf aveva infatti appena intimato di evacuare a tutti i residenti di Dahiyeh, sobborgo meridionale di Beirut considerato la roccaforte di Hezbollah. All’arrivo della notizia i giornalisti si sono precipitati a recuperare i microfoni, togliendoli da sotto il naso del portavoce della milizia e lasciando in tutta la fretta i locali. Conferenza stampa, dunque, interrotta. La diretta tv a un certo punto salta completamente, trasmettendo solo una schermata nera. Poco dopo un potente bombardamento israeliano ha colpito e distrutto un intero edificio di Dahiyeh. Non è chiaro al momento se si tratti proprio di quello dove si stava svolgendo la conferenza stampa.

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