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L’Ungheria chiede di revocare l’immunità a Ilaria Salis. Lei grida allo scandalo: «L’Ue non si pieghi alla prepotenza di Orbán»

22 Ottobre 2024 - 11:55 Simone Disegni
Ilaria Salis Viktor Orban Ue
Ilaria Salis Viktor Orban Ue
La mossa delle autorità di Budapest a quattro mesi dall'elezione della 40enne monzese a Strasburgo

L’Ungheria ha chiesto la revoca dell’immunità parlamentare per l’eurodeputata Ilaria Salis. Lo hanno annunciato gli eurodeputati ungheresi di Fidesz, il partito guidato dal premier Viktor Orbán, durante la sessione plenaria del Parlamento europeo. La notizia è stata confermata anche dalla stessa eurodeputata di Avs. Proprio grazie all’elezione a Strasburgo a giugno la 40enne monzese ha potuto sfuggire al processo cui sarebbe andato incontro in Ungheria con l’accusa di aver pestato dei militanti neonazisti in forza dell’immunità concessa ad ogni eurodeputato. Solo un paio di settimane fa, trovandosela di fronte in Aula, Orbán aveva chiarito di non aver mai davvero digerito quella procedura: «Trovo assurdo che dobbiamo stare tutti qui ad ascoltare Ilaria Salis, una che ha picchiato con sbarre di ferro persone pacifiche a Budapest. E poi viene qui a parlare di stato di diritto?». L’eurodeputata aveva a sua volta attaccato duramente il premier ungherese, accusandolo di aver messo in piedi «un regime illiberale e oligarchico, uno Stato etnico autoritario, secondo alcuni addirittura una tirannia moderna»: altrimenti detto, «una nuova pericolosa forma di fascismo, la variante autoritaria del capitalismo globale odierno».

La replica di Ilaria Salis

Immediata la reazione di Ilaria Salis oggi alla notizia della richiesta di revoca della sua immunità parlamentare da parte delle autorità ungheresi. «Come ho già detto più volte, auspico che il Parlamento scelga di difendere lo stato di diritto e i diritti umani senza cedere alla prepotenza di una “democrazia illiberale” in deriva autocratica che, per bocca anche dei suoi stessi governanti, in diverse occasioni mi ha già dichiarato colpevole prima della sentenza», ha scritto l’eurodeputata di Avs. Sottolineando come «in gioco non c’è solo il mio futuro personale, ma anche e soprattutto cosa vogliamo che sia l’Europa, sempre più minacciata da forze politiche autoritarie».

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